RICEVIAMO DAL SOCCORSO ALPINO PIEMONTESE
È stato pubblicato oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte il testo della deliberazione sull’aggiornamento delle tariffe per l’utilizzo dell’elisoccorso e/o delle squadre a terra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese in zone impervie.
L’aspetto più rilevante del documento, oltre all’aggiornamento delle tariffe, è la compartecipazione al costo degli interventi introdotta anche in Piemonte dopo che la misura era già stata adottata nelle altre Regioni del nord Italia. Significa che gli interventi dell’elisoccorso del 118 e delle Squadre a Terra del Soccorso Alpino non saranno più gratuiti per tutti ma prevedranno, a partire dal 1 gennaio 2016, una compartecipazione delle spese da parte della persona soccorsa in caso di «intervento immotivato, inappropriato, o generato da comportamento imprudente».
Come prosegue il testo firmato dagli Assessori Saitta e Valmaggia, le operazioni di soccorso saranno addebitate interamente «per le chiamate totalmente immotivate» e «per le chiamate immotivate che generano l’attivazione di ricerca di persone disperse a causa di un comportamento non responsabile».
In un caso, invece, i costi delle operazioni vengono addebitati in parte (fino a un massimo di 1000 €) all’individuo soccorso se causati «da utilizzo di dotazione tecnica non adeguata rispetto a qualsiasi attività ludico ricreativa e sportiva intrapresa, ovvero dalla scelta di percorsi, o gradi di difficoltà non adeguati al livello di capacità, o dal mancato rispetto di indicazioni di percorso, divieti o limitazioni».
Naturalmente la compartecipazione ai costi del soccorso non si applica in caso di interventi giustificati da motivazioni sanitarie ovvero quando il paziente viene ricoverato in ospedale o in Osservazione Breve Intensiva.
L’aggiornamento delle tariffe relative alle operazioni di elisoccorso prevedono
– un diritto fisso di chiamata di 120 €
– un costo al minuto di volo di 120 €
Relativamente all’attivazione delle Squadre a Terra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, le tariffe prevedono
– un diritto fisso di chiamata per ciascuna squadra di 120 €
– un costo per ogni ora aggiuntiva, oltre la prima, di operazione per ogni squadra di 50 €
Da sottolineare che il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese non percepirà alcun rimborso proveniente da tali compartecipazioni, anche se le operazioni saranno svolte interamente dal proprio personale, poiché la sua attività è già supportata dalla Regione Piemonte ai sensi della legge regionale 67/1980.
Le dichiarazioni del Presidente SASP Aldo Galliano
«La delibera introdotta dagli Assessori Saitta e Valmaggia ha, dal punto di vista della nostra organizzazione, un elevato valore etico poiché pone maggiori responsabilità su coloro che si avventurano su terreno impervio senza la dovuta preparazione oppure attivano la complessa macchina dei soccorsi in maniera immotivata. Riteniamo corretto che certi interventi, sempre assai costosi, non siano a carico della collettività bensì vedano una compartecipazione economica da parte di coloro che vengono soccorsi. Tuttavia ciò non modifica in nessuno modo la missione del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese che consiste nel portare soccorso e assistenza a tutti coloro che ne fanno richiesta. Difatti, nella delibera si specifica che la nostra associazione non percepirà alcuna quota per i soccorsi soggetti a compartecipazione. Siamo un’associazione Onlus senza scopo di lucro che mette a disposizione della Regione Piemonte le sue specifiche competenze per svolgere una particolare forma di servizio pubblico».