dall’UFFICIO DEL TURISMO DI BARDONECCHIA
BARDONECCHIA – Le celebrazioni in onore di Sant’Ippolito, patrono di Bardonecchia, organizzati dalla Civica Amministrazione e dalla Pro Loco, hanno vissuto il loro momento principale giovedì 13, giorno, da calendario, specificatamente dedicato al Santo martire.
Alle ore 11 sua Eccellenza Cesare Nosiglia, dal 2010, arcivescovo metropolitano di Torino e dal 12 ottobre 2019, anche Vescovo e amministratore apostolico di Susa, accolto da don Franco Tonda, parroco del capoluogo e da Gian Paolo Di Pascale, parroco delle frazioni di Melezet, Les Arnauds e Rochemolles e da don Giorgio Nervo, parroco di Oulx, Sauze d’Oulx e Salbertrand, supportati di numerosi diaconi, ha celebrato la solenne Santa Messa, cantata in latino dal Coro Parrocchiale.
Nella chiesa parrocchiale, oltre ai fedeli, contingentati a causa delle norme volte a contenere la diffusione del Covid-19, debitamente distanziati, e controllati dall’efficiente servizio prestato dai parrocchiani, si sono posizionate le numerose autorità civili italiane e francesi, Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio della Regione Piemonte, il sindaco e i membri della Giunta Comunale, dei consiglieri di minoranza di Bardonecchia, i sindaci di Modane e di Fourneaux, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine in alta uniforme, i volontari delle diverse associazioni operanti nella Conca e il Gruppo Storico di Bardonecchia con adulti e bimbi in costume tradizionale.
Sua Eccellenza Cesare Nosiglia, dopo aver impartito la benedizione finale, è uscito con il bastone pastorale, per salutare e ringraziare i molti fedeli assiepati, sotto un caldo sole, in piazza monsignor Bellando, che l’hanno accolto con un sincero e prolungato applauso, contraccambiato dall’alto prelato con l’auguri di una futuro migliore e con un augurio di “Buona Festa a tutti”.
“Colgo l’occasione per ringraziare tutti i molti partecipanti a questa celebrazione, sempre molto sentita – afferma Francesco Avato sindaco di Bardonecchia – sua Eccellenza Cesare Nosiglia, le Forze dell’Ordine operanti nella Conca e i miei omologhi francesi. Un sentito grazie è doveroso rivolgerlo ai numerosi volontari e ai funzionari e dipendenti comunali, che si sono adoperati per lo svolgimento della festa nel pieno rispetto delle vigenti norme sanitarie. Mi ha fatto molto piacere la presenza di una delegazione del 41º Battaglione Frejus del Genio Trasmissioni, in rappresentanza di tutti i loro commilitoni che hanno provveduto a sanificare ripetutamente le vie del paese, eliminando il diffondersi del Covid-19”.
Al termine della funzione religiosa i provetti alpinisti della Guardia di Finanza, delle Guide Alpine, del Soccorso Alpino e Speleologico di Bardonecchia e alcuni giovani giovani alpinisti, si sono esibiti nella tradizionale e sempre spettacolare discesa in corda doppia dal campanile nuovo della parrocchiale sulle note della banda musica dell’Alta Valle di Susa, tra l’ammirazione dei numerosi astanti ed in particolare dei tanti più piccoli.
Nel pomeriggio, la piazza monsignor Bellando, si è trasformata in un enorme parco divertimenti per tanti piccoli e per qualche adulto, attratti da “Giochi di una volta”, viaggio nel passato ludico per molti che, spenti i cellulari e i computer, sono tornati o hanno provato per la prima volta a giocare in modo molto naturale e semplice, senza dispendio di energia elettrica.
Nella tarda serata, una fastidiosa pioggerella, e qualche nuvola bassa, non hanno impedito a molti di alzare lo sguardo verso il bivio della Valle della Rho per ammirare i classici fuochi d’artificio.
I festeggiamenti patronali si sono conclusi venerdì 14 con l’ormai tradizionale Mercatino-Mostra dell’Artigianato di Sant’Ippolito, che, favorito da condizioni atmosferiche ottimali, si è svolto, con la partecipazione di diversi mercandini e artigiani e di moltissimi residenti, turisti italiani e stranieri, su piazza Mercato della Fiera, sede del mercato del giovedì e su piazza monsignor Bellando, antistante la chiesa dedicata al patrono.