LUPI A CESANA: UN ALTRO APPUNTAMENTO

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CESANA TORINESE – Quando si dice a grande richiesta. Martedì 2 gennaio la Sala Polivalente dell’Ufficio del Turismo di Cesana Torinese ha ospitato l’incontro informativo e di approfondimento dal titolo “Lupi in Paese tra interesse e pre-occupazione” ed ha fatto sold out. Non solo. Purtroppo alcune persone interessate non hanno potuto acedere alla sala per ragioni di capienza, con grande rammarico loro, degli organizzatori e del relatore.

Che cosa fare? Grazie alla disponibilità di Luca Giunti guardiaparco delle Aree Protette Alpi Cozie è possibile fare una replica della serata sabato 6 gennaio alle ore 17.30 a Cesana Torinese presso la Sala Polivalente dell’Ufficio del Turismo in piazza Vittorio Amedeo. Giunti ripropone quindi, sempre ad ingresso gratuito, l’incontro “Lupi in Paese. Tra interesse e pre-occupazione” organizzato dall’Ufficio del Turismo in collaborazione con l’Ente Aree Protette Alpi Cozie e con il patrocinio del Comune di Cesana Torinese. Si consiglia di prenotare all’Ufficio del Turismo per aver garanzia del posto. Presenta la serata con la collaborazione delle Aree Protette delle Alpi Cozie.

Giunti introduce la tematica: “I periodi di vacanza in inverno sono i momenti dell’anno in cui, da anni, i social network e le pagine web dei siti di informazione locale si popolano di immagini e filmati che ritraggono incontri ravvicinati con i lupi. Un fenomeno che definirei assolutamente fisiologico per due motivi principali. Da un lato i lupi seguono le loro prede, gli ungulati che scendono a valle alla ricerca di erba da brucare dove è presente meno neve. Dall’altro gli esseri umani salgono in quota dalla pianura, circolano sulle strade e stanno in giro fino a tarda sera. Banalmente aumentano i punti d’incontro tra turisti e fauna, e di conseguenza gli avvistamenti”. Tutto normale per chi vive in montagna e si è adattato alla coesistenza con i lupi. Un po’ meno per coloro che abitano in città e non sono abituati a contatti frequenti con il mondo selvatico.

Luca Giunti lo sottolinea: “Il compito di un Ente Parco consiste anche nel sensibilizzare tutti i frequentatori della montagna sulle caratteristiche dell’ambiente in cui si trovano a soggiornare. D’altronde, immagino che molti di loro decidano di trascorrere le proprie vacanze in quota appositamente per ammirare le bellezze ambientali e per passare un po’ di tempo a contatto con la natura. Anche il lupo è una parte integrante di questo ecosistema, ma capisco che un suo incontro ravvicinato possa generare anche paura, non solo curiosità”.

Luca Giunti spiega come comportarsi in caso di avvistamento: “Consiglio sempre di tenere due atteggiamenti ben distinti: interesse e pre-occupazione. Interesse perché il lupo è bello da vedere, è affascinante quando ci osserva e poi si allontana con fierezza, senza scappare, pur avendo timore di noi. Pre-occupazione è il comportamento fondamentale da adottare per evitare che i lupi diventino un problema. In condizioni naturali il predatore non è pericoloso per gli esseri umani ma potrebbe diventarlo nel caso noi stessi ne alterassimo lo stato di selvaticità. Attirandolo verso i centri abitati, per esempio, con avanzi di cibo oppure, peggio ancora, esche alimentari. Il consiglio, quindi, nel caso di incontro coon un lupo è il seguente: prima di postare gli scatti sui social, avvisate le autorità preposte. Il personale dei Parchi delle Alpi Cozie, il Servizio di Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino, i veterinari delle Asl, i Carabinieri Forestali oppure addirittura il sindaco. Ci aiuterete nella gestione del lupo o a intervenire nel caso di situazioni potenzialmente problematiche”.

In ogni caso come conclude Luca Giunti l’avvistamento di un lupo deve essere considerato come una buona notizia sullo stato di salute dell’ecosistema in cui ci si trova: “I grandi predatori sono al vertice della catena alimentare quindi la loro presenza è indice di una natura ricca di biodiversità. Un turista che visita le valli in vacanza oppure un residente che vive e lavora in montagna devono sapere che, nonostante l’elevata infrastrutturazione delle terre alte, nonostante i paesi, le strade e gli impianti sciistici, le Alpi rimangono un ambiente sano dove le attività umane e il mondo selvatico coesistono, tutto sommato, bene. Incontrare un lupo ne è la dimostrazione”.

 

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