MANIFESTAZIONE A BARDONECCHIA E MODANE: “RIAPRITE LA LINEA FERROVIARIA”

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da NOTAVINFO NOTAV (Comunicato su Facebook)

Dimenticate, sacrificate, disprezzate. Le popolazioni della Val Maurienne e della Valsusa non sono più ingannate. Eletti, autorità pubbliche, promotori privati, le vostre bugie, il vostro doppio discorso, i vostri silenzi rivelano la vostra indifferenza – peggio ancora: il vostro disprezzo – per le nostre valli e la nostra gente. Da entrambi i lati della montagna, in Francia o in Italia, imponete la vostra avidità, la vostra malvagità, i vostri interessi. La nostra proverbiale capacità di resistenza di montanari si è dissolta insieme alla nostra qualità di vita e al nostro ambiente naturale così amato.

Sappiamo che voi non volete riaprire la linea esistente per il traffico transfrontaliero e locale per giustificare la nuova linea Torino-Lione. La frana del 27 agosto 2023 a La Praz vi fa comodo. E il pretesto che stavate aspettando per affermare che la linea esistente è obsoleta, per chiudere silenziosamente le stazioni di Modane e Bardonecchia che non sono previste nel tracciato del Lione-Torino poiché il treno si fermerà a Susa e a Saint Jean de Maurienne.
E per questo che la SNCF, impantanata nei debiti, non ha fretta di avviare i lavori di sicurezza e di ripristino della porzione danneggiata sapendo che la nuova linea sarà privata.

  • Nel frattempo contraddicendo il vostro presunto discorso ecologico, questi 10 mesi sono un guadagno per il tunnel stradale del Frejus che si strofina le mani, aumentando li pedaggio, chiudendo la circolazione quando gli pare senza nemmeno prendersi la briga di avvertire li pubblico e soprattutto preparando l’imminente apertura del secondo tubo, deviato dal suo ruolo iniziale di galleria di sicurezza.
  • Nel frattempo la gente, locali e turisti, viene trasportata da autobus a navette sottodimensionate, da coincidenze mancate a ore perse.
  • Nel frattempo al montagna al cui bellezza sostiene i suoi abitanti non è altro che polvere, cantieri, macerie, cemento e traffico, e appare così danneggiata che presto la si eviterà.
  • Nel frattempo le nostre valli muoiono e la vita soffre.
  • Esigiamo senza indugio la riapertura della linea esistente.
  • Tra la Francia e l’Italia con scambi regolari, sincronizzati con le coincidenze verso i grandi centri urbani per favorire la mobilità transfrontaliera e gli scambi.
  • Per il passaggio dei Tgv Milano-Parigi per evitare deviazioni attraverso la Svizzera troppo costose in tempo e denaro per la ripresa degli scambi economici e culturali.
  • Perché le popolazioni locali abbiano un’alternativa all’automobile oppure al pullman e all’autostrada, per spostarsi lungo le loro valli.

Per il rispetto, la salvaguardia e la valorizzazione del nostro habitat. Il territorio appartiene a coloro che ci vivono e da cui traggono vita.

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6 COMMENTI

  1. Sarebbe ora di piantarla con le farneticazioni. Ma poi perché parlate di “nostra gente” ?
    Ma voi chi siete ? Chi vi ha detto che rappresentate i valsusini ?

  2. In ogni caso …mi sembra che un anno per riaprire una linea internazionale interrotta solo per qualche centinaio di metri sia roba da medioevo o da complotto. Mi sa che la “grandeur de la France” sia un po’ in ribasso, ultimamente…

  3. Indispensabile aprire questa linea di comunicazione , bisogna comunque ricordare che il traforo del Frejus era aperto in DEROGA alle stringenti regole di sicurezza , se fosse successo un incidente interveniva la magistratura per la non ottemperanza alle regole , si dovevano scavare cunicoli per accedervi dal tunnel autostradale ,penso comunque che i Francesi ricattino per ottenere “aperture” prossimamente anche gli AGV Francesi nell’alta velocità Nazionale , SNCF opererà come già i treni merci , altri Italo UFFICIALI sfrecceranno sui nostri binari…

  4. Bardonecchia? una spina al fianco e tutto il resto del comprensiorio..cagoni francesi.la linea famosa nouvelle du ……….serve solo a loro….ho messo puntini per non essere bannato.

  5. Bardonecchia è solo più nei libri di storia, ultima riserva indiana che bisogna trovare con il tom tom…Neppure gli immigrati si vogliono fermare ma preferiscono saltare sul primo treno per la Francia..

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