di FABIO TANZILLI
La Vialattea torna nel mirino della procura di Torino. Il pm Guariniello ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, finora senza indagati e contro ignoti, in merito alla morte dello sciatore francese finito martedì pomeriggio sotto una valanga a Cesana, sulle montagne di Sagnalonga, mentre sciava fuoripista. La vittima faceva parte di gruppo partito da Colle Bercia, e stava scendendo verso Sagnalonga seguendo la pista 90 alta.
Ci sono infatti dei risvolti importanti sulla tragedia avvenuta martedì: secondo gli investigatori, che hanno raccolto la testimonianza dei superstiti, la vittima della valanga sarebbe uscita fuoripista per seguire uno dei bambini che si era inoltrato nel bosco. In quel momento si e’ staccata dietro di loro la slavina: “Ho sentito il mio amico urlare e poi silenzio” ha raccontato uno dei superstiti. Il corpo del 42enne francese è stato poi estratto, ormai senza vita, sotto 1 metro e 20 centimetri di neve.
Guariniello ha quindi affidato una consulenza tecnica per capire se, in quel tratto di percorso di Sagnalonga, sarebbe stato opportuno e doveroso installare delle protezioni per evitare il fuoripista. L’uomo era insieme alla figlia e a una coppia di amici con due bambini.
Un caso che può essere messo in parallelo, per le motivazioni dell’indagine, alla tragedia avvenuta a Claviere a inizio gennaio, dove ha perso la vita un 14enne di Chieri, dopo aver battuto violentemente la testa contro una pietra, dopo aver fatto un salto in un tratto fuoripista nella zona del Colletto Verde. In quel caso, la procura ha indagato un dirigente della Vialattea, sempre con l’accusa di omicidio colposo.