Sandro Plano? “Non può candidarsi a sindaco di Susa come rappresentante del Pd”. L’avvertimento é arrivato da uno dei quattro candidati alla segretaria provinciale del Partito Democratico, il sindaco di Settimo Aldo Corgiat, domenica sera durante il confronto pubblico tenutosi al Dopolavoro di Bardonecchia, con protagonisti i quattro contendenti alla carica di coordinatore provinciale del partito. La questione delle candidature nei comuni della Val Susa in vista delle amministrative 2014 inizia a farsi sentire, soprattutto legandosi alla vicenda Tav, per paesi strategici come Susa e Bussoleno. Cota alcuni giorni fa aveva proposto pubblicamente di fare il grande inciucio tra Pd e Pdl, per Susa, sostenendo la candidatura di Gemma Amprino. “Sulla Tav, pur comprendendo e rispettando le diverse vedute, come quella di Plano, ci vuole rispetto e bisogna evitare furbizie – ha aggiunto Corgiat – sulla questione il Pd deve avere una posizione chiara, e in passato ci sono state troppe ambiguità”. Di parere completamente opposto un altro candidato alla segreteria, il renziano Fabrizio Morri: “Le candidature alle comunali devono essere stabilite dai territori, e non deve essere Torino a decidere per la Val Susa – ha detto – sono contrario all’ipotesi di espellere Plano dal partito”. Sul fatto che Plano possa candidarsi a sindaco a Susa, anche l’attuale segretario provinciale Altamura ha mostrato delle perplessità: “Non mi interessa chi sarà il prossimo sindaco di Susa, l’importante é che sia serio e capace – ha affermato – Plano é troppo ambiguo per poter rappresentare il Pd”. Infine, anche il quarto candidato Franceschini Beghelli ha detto la sua: “Sulla questione Plano bisogna andare fino in fondo, e non basta mandargli una lettera. Detto questo, anche io come Morri penso che le candidature dei Comuni non le debba stabilire Torino, le proposte devono arrivare dai territori”.
PDI tutto questo di é parlato domenica 20 ottobre, presso la sede del Dopolavoro Ferroviario a Bardonecchia, dove si é tenuto l’incontro-dibattito tra i quattro candidati alla segretaria provinciale del Partito Democratico: Aldo Corgiat, Alessandro Altamura, Fabrizio Morri e Matteo Franceschini Beghini. I quattro candidati si sono presentati durante la riunione pubblica, organizzata dal Circolo del Pd dell’Alta Valle Susa. Le elezioni per scegliere il candidato provinciale saranno invece sabato 26 ottobre, dalle 10 alle 15. La sala del Dopolavoro era affollata di militanti e curiosi, tra il pubblico c’era anche il consigliere provinciale e sindaco di Sant’Antonino Antonio Ferrentino. L’incontro é stato moderato dal segretario del Circolo Pietro Vivino. I quattro candidati hanno illustrato i loro programmi, e in seguito c’è stato il dibattito. L’ex assessore di Bardonecchia Salvatore Sergi ha dato una sferzata ai quattro: “Smettetela di fare schiamazzi sui giornali, facendo così danneggiate il partito” ha detto, riferendosi anche alla recente polemica sui tesseramenti, lanciata proprio da Corgiat alcuni giorni fa. Sulla questione di Sandro Plano, riguardo il quale alcuni presidenti di Circolo a Torino hanno chiesto l’espulsione, Sergi ha poi detto la sua, difendendo il presidente della Comunità Montana: “É un iscritto del Pd, e dalla dirigenza ci vuole il coraggio di decidere, una volta per tutte, e di non far fare il lavoro sporco ad altri. Io mi sento in diritto di collaborare con Plano tutte le volte che lo ritengo, visto che è un iscritto al partito come tutti noi”. Infine, una critica: “Quando sono state abolite le Comunità Montane nessuno da Torino si é fatto sentire. Chi dirige il partito deve stare sul territorio, altrimenti é normale che poi dalla periferia i sostenitori perdano l’entusiasmo”. Sulla stessa linea un altro intervento, quello di Roberto Canu: “Non bisogna occuparsi del territorio solo quando ci sono i congressi, o come atto di carità – ha affermato – e a tal proposito, faccio presente che oltre al lavoro e allo sviluppo ci vogliono i servizi, altrimenti vivere in montagna sarà sempre più difficile”. Il consigliere comunale Maurizio Pelle ha poi ringraziato i quattro candidati per essere saliti a Bardonecchia per confrontarsi sui programmi del Pd, chiedendo che pongano attenzione anche su quanto sta avvenendo a Bardonecchia, e ai vari problemi politici dell’amministrazione Borgis.
Ferrentino ha invece posto l’accento sulla questione della città metropolitana: “Ho chiesto ai 4 candidati di indire una conferenza stampa per affermare che tutti considerano negativo, per i territori, l’elezione di secondo grado per la città metropolitana e la scelta di far coincidere la figura del sindaco di Torino con il presidente dell’area metropolitana – afferma – é l’unico modo per ribadire l’indipendenza del partito dalla posizione assunta da Fassino quale presidente dell’Anci, e permettere la rappresentanza di tutti i territori”.