Il giorno dopo le polemiche, sono ancora appesi e in bella mostra i manifesti anonimi che mettono nel mirino i consiglieri regionali di Pd, Sel e Scelta Civica, che hanno votato contro il salvataggio del punto nascite dell’ospedale di Susa.
E due manifesti sono ben posizionati proprio davanti all’ingresso dell’ospedale, appesi al cancello. Nessuno li ha tolti. Intanto, la politica si divide sulla questione. Antonio Ferrentino, consigliere regionale valsusino finito nel mirino, accusa: “Gli autori del manifesto sono dei deficienti e fascisti, vigliacchi che non hanno il coraggio di firmarsi, spalleggiati come sempre dal sito notav.info. Ma non ci intimidiranno. Io avrei potuto non partecipare alla votazione, e invece non mi sono tirato indietro”.
Di parere diverso la consigliera regionale 5 Stelle Francesca Frediani, anch’essa valsusina : “Non credo che il manifesto si possa considerare un gesto intimidatorio, è un gioco di parole mal riuscito, di cattivo gusto. Però ogni consigliere regionale dovrebbe parlare ai cittadini, per spiegare le sue scelte e che progetti abbia per tutelare il suo territorio”.
Vigliacco e chi ruba lo stipendio senza meritarlo e per pagarslelo chiude i servizzi di vitale importanza al cittadino… se muore 1 solo valsusino per inefficenza si faranno i conti vogliamo i responsabili pronti a pagare con le.loro tasche….
Diceva mio nonno: Chi ha la coda di paglia; stia lontano dal fuoco.