Riceviamo dal gruppo “ADESSO AVIGLIANA“
AVIGLIANA – “La stazione che sorgerà a Ferriera, a soli 900 metri da quella di Avigliana, è il risultato di una politica del no ideologico perpetrata nel tempo dalle amministrazioni che hanno governato Avigliana” è il commento preoccupato del Consigliere comunale del gruppo “Adesso Avigliana” Toni Spanò. Non hanno voluto confrontarsi, pur sapendo, in quanto all’epoca presenti, che dal 2008 il comune di Buttigliera Alta ha avanzato proprio in sede di Osservatorio la richiesta di una nuova fermata ferroviaria lungo la linea storica Torino – Bardonecchia. Ma non si tratta di solite parole: la cronologia dei fatti è espressamente e dettagliatamente riportata nella delibera di Giunta regionale 12/05/2014 n°9-7570 con cui è stata approvata la fermata di Ferriera.
Il progetto è definitivo: entro il 2020 a Ferriera sorgerà una stazione 2 binari, più di 300 posti auto, 10 posti per disabili, 100 per biciclette, pista ciclabile, pensiline per i bus, sottopasso per pedoni, addirittura un edificio per attività commerciali e due binari. Un polo moderno con infrastrutture e attrattivo su cui si osserverebbe il convergere degli utenti della Val Messa e Val Sangone, ciò che il sindaco Archinà ha ammesso di voler ridurre. Non si rende conto che in questo modo Avigliana viene spogliata ancora di più dal ruolo che ha ricoperto in passato quale comune di riferimento per la Bassa Val Susa?” Il danno per le attività sorte nei dintorni dei binari ferroviari e per l’economia aviglianese che ha saputo avvantaggiarsi della stazione è tra le maggiori preoccupazioni di Spanò.
“L’Amministrazione comunale ora si difende richiamando interventi per due milioni di euro volti ad un generico potenziamento della stazione di Avigliana, ma ormai è troppo tardi” spiega la Consigliere Simona Falchero, anch’essa membro di opposizione per “Adesso Avigliana”. “Di queste opere di completamento, come le ha definite il sindaco, non si sa più nulla. È stato fatto soltanto un rapido riferimento a un quarto binario senza ulteriori spiegazioni. A nostro avviso, comunque, è ormai troppo tardi per richiedere di sospendere le opere di Ferriera e preliminarmente procedere con la realizzazione delle infrastrutture in Avigliana. Il progetto della fermata di Ferriera, ribadiamo, è definitivo e, come indicato anche dal tecnico in Consiglio, non sarà difficile per Rsi trovare i 15 milioni circa necessari. Mentre per quanto riguarda Avigliana ad oggi non è stato concordato alcunché, solo parole”.
“Infine temiamo che dietro il linguaggio tecnico ferroviario con cui si vi a distinguere una stazione-porta da una fermata, si celi un maldestro tentativo di mistificazione di errate valutazioni e scelte politiche da cui ormai è troppo tardi per uscire. Ma – conclude Spanò – da cui, forse, la maggioranza stessa, che è la maggioranza di una minoranza, non può trarsene, pena inimicarsi l’elettorato No Tav che, ricordiamo, non è la maggior parte degli aviglianesi”.
l’incompetenza al governo…….ma è solo il ripetersi nel piccolo, di quanto avviene a livello nazionale.
niente di cui stupirsi, purtroppo
L’insipienza politica e il furore ideologico con cui è stato gestito il “fenomeno” NoTav ad Avigliana, saranno motivo di ulteriore danno e disillusione per i cittadini quando, fra alcuni anni, sarà completata quell’opera tanto odiata (che nel frattempo va avanti come sancito ieri nell’incontro Gentiloni-Macron). Allora, forse ci si accorgerà che oltre al danno della TAV (ammesso e non concesso che sia tale) i cittadini avranno subito anche la beffa delle mancate compensazioni ma ormai sarà troppo tardi. Il progresso non si arresta con le ideologie ma si può governare col buon senso…basta averlo.