BORGONE SUSA – Una lettera dell’anno scorso indirizzata alla Regione che non ha ancora ricevuto risposta, una petizione dei cittadini, l’impossibilità di usufruire dei cofinanziamenti regionali per “esaurimento di risorse ministeriali”: tanti ostacoli, ma il Comune di Borgone Susa vuole vedere realizzati gli interventi sulla strada statale 24, tra la frazione San Valeriano e il paese, per garantire più sicurezza alle persone.
Tra le richieste dei cittadini c’è un marciapiede che possa permettere “ai numerosi pedoni di circolare senza pericoli, tenuto anche conto che la sterrata “ciclostrada Martino”, che costeggia il fiume Dora Riparia e i campi agricoli, non è idonea allo scopo, viste le sue precarie condizioni, soprattutto in caso di pioggia”, recitava la petizione. Il Comune ha condiviso le preoccupazioni dei cittadini, “attesa la pericolosità di alcuni tratti della statale 24 che hanno registrato, nel recente passato, numerosi sinistri, anche letali”.
Già nel 2014, l’amministrazione aveva approvato il progetto preliminare per i “lavori di messa in sicurezza dell’incrocio della S.P. 24 del Monginevro e della S.P. 203 di Borgone Susa”, predisposto dall’allora “Provincia di Torino” – con un quadro economico di 233.000 euro – che prevedeva il posizionamento di un semaforo con un’apparecchiatura automatica per il rilievo a distanza delle infrazioni; due corsie di svolta dedicate, con accumulo per veicoli provenienti da Torino in direzione di Borgone Susa (SP 203) e da Susa in direzione di Borgone Susa (SP 203); e ancora la creazione di un percorso pedonale sul lato sinistro direzione Torino, per la messa in sicurezza dei pedoni che da via Condove (SP 203) precorrono la SP24 fino al civico 87 della via stessa.
Il Comune aveva candidato tale progetto al bando regionale per l’accesso ai cofinanziamenti relativi al “Quarto e Quinto Programma di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale” (bando pubblicato sul BUR n. 40 del 3.10.2013), impegnandosi a sostenere la quota di spesa non coperta dai cofinanziamenti regionali.
A maggio del 2014, è stata approvata la relativa graduatoria di merito che ha visto il Comune di Borgone Susa collocato al 40° posto, ma non beneficiario del cofinanziamento nazionale per l’esaurimento delle risorse ministeriali disponibili. “In un primo tempo erano stati finanziati 33 progetti presentati su 60 dichiarati ammissibili alla luce delle risorse disponibili. Successivamente, una nota dell’Assessorato aveva informato di uno scorrimento della graduatoria, con finanziamento di ulteriori 4 progetti”, precisano dal Comune.
Con una lettera di novembre 2016, l’amministrazione ha poi chiesto alla Regione se
“vi fossero altre risorse disponibili e se vi fossero stati ancora scorrimenti, atteso che l’intervento infrastrutturale previsto riveste carattere di priorità assoluta”. Ancora oggi Borgone attende una risposta dagli enti regionali, e ribadisce l’urgenza dei lavori, richiedendo “sostegno e collaborazione istituzionale per la soluzione della problematica evidenziata dalla petizione, oltre alla messa in campo di risorse finanziarie adeguate per la realizzazione degli interventi necessari, ai fini di garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica” alla Regione e alla Città Metropolitana di Torino, in qualità di proprietario della strada (il Comune di Borgone Susa ha infatti competenza solo per i tratti di centro abitato).
Il sindaco Alpe ha voluto precisare che “i fondi europei sono difficilmente accessibili, salvo che vi sia un progetto più allargato ad altri enti, preferibilmente anche francesi”.
Invece di fare i fenomeni Notav sarebbe stato utile chiedere compensazioni