Sestriere, Limone e Monterosa si aggiudicano 20,2 milioni di euro dal ministero del Turismo per rifare gli impianti di risalita, una boccata d’ossigeno per un settore che ha portato il Piemonte a collocarsi in terza posizione a livello nazionale come numero di turisti legati alla montagna invernale con il 7% del totale e con il comprensorio della Via Lattea, 13º tra le stazioni di sci a livello mondiale.
Con questa tornata di finanziamenti, dopo la pubblicazione della graduatoria del Ministero, alla Sestriere Spa andranno 10 milioni, alla società Impianti Funiviari e Turistici di Limone Piemonte spa 209.000 euro e infine, alla Monterosa 2000 Spa andranno altri 10 milioni.
Con i 10 milioni di euro, a Sestriere sarà costruito un nuovo impianto di innevamento, saranno sostituiti 250 generatori e 24 mila metri di tubazioni.
SCI, 10 MILIONI DI EURO A SESTRIERE PER LA NEVE ARTIFICIALE: UN BEL REGALO DI NATALE
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Ah , ma allora i soldi ci sono. Per trasporto scolastico no. Vabbè, no comment.
Date un’ po’ di soldini anche a Pian Gelassa. Grazie del buon ❤️
Sarebbe ora di smetterla di pelare e spolpare i contribuenti che pagano per dare regalie qua e là
E quest anno il nostro caro Cerutti al Pian dep Frais, prende un bel boccone amaro
Quota neve che di anno in anno si alza di quota. Stagioni invernali con poca neve sono avvisaglie che gli sport invernali non hanno più il potenziale di una volta, sono un modello superato. Inoltre i costi degli skipass sono sempre più elevati, come le attrezzature . Questo aspetto rende lo sci uno sport per una fascia medio alta della popolazione.
Dare finanziamenti pubblici, ovvero il denaro di tutti, per attività di lusso, per pochi, non è corretto. Come non è corretto finanziare attività non ambientalmente compatibili, anche alla luce dei cambiamenti climatici.
È meglio, se c’è meno gente almeno non c’è più coda agli impianti di risalita.
Un regalo che fa acqua, non solo quella che verrà sparata credendola neve.
Le imprese normali rinnovano i propri beni strumentali a fine ammortamento con risorse proprie.
Le imprese sciistiche con i soldi di Stato e Regioni.
Mai vista simile solerzia per sostituire un tornio in un’officina o una combinata in una falegnameria.
Vorrei una boccata di ossigeno anche per il mio odontoiatra che, dovendosi pagare l’ultimo suv made in Germany, è rimasto a corto di quattrini per sostituire il riunito, decisamente vecchiotto e malandato.
Per lui sarebbe un bel riposizionamento e per me una bella ricaduta, scongiurando per qualche il rischio del tetano.
invece qui al frais non si degnano di far funzionare gli impianti da 4 anni grazie regione piemonte,
spese per i pochi che si possono permettere settimane bianche…
Pochi che fanno la settimana bianca = niente coda agli impianti di risalita. È meglio!
Sono regole di mercato. la gran parte degli sciatori vuole sciare. Che la neve sia vera, finta, sintetica o dipinta sull’ erba poco importa. Poco importa anche le sostanze usate o l’ impiego di energia. Per cambiare le cose, deve cambiare la domanda. Quindi , secondo me, lo Stato fa semplicemente la sua parte di recita.
Non sono d’accordo. Uno Stato dovrebbe avere un ruolo politico. Dovrebbe indirizzare lo sviluppo della società nel senso giusto e a beneficio di tutti. In modo sostenibile con l’equilibrio della natura e del pianeta. Le leggi del Mercato hanno già fatto abbastanza danni e ci stanno portando alla rovina. Certo che da questo Stato e da questa classe politica non possiamo aspettarci altro che quello che troviamo.
Gentile Domenico, io intendevo dire che lo Stato rappresenta i suoi cittadini, che con le proprie scelte di mercato ( consumi e bisogni) sono gli unici a poter cambiare le cose. Se le cose vanno male non è solo colpa di chi sta nella stanza dei bottoni. Cordiali saluti.
Purtroppo è come avete detto entrambi: se qualcuno si candidasse dicendo “se votate me eliminerò ragalie, privilegi e magna magna” …
Ah bè, regalare soldi pubblici per continuare a portare avanti questo circo che alimenta il riscaldamento globale è proprio una grande notizia. Che schifo.
Sgombriamo un pò di confusione.
Le aziende sostenute con risorse pubbliche sopravvivono in contrasto con le leggi di mercato (entità immanente quanto spesso fallace) e dei loro adoratori.
Questo sostegno anti liberista trova ragione nel sottointeso postulato (con diverso lessico anche: ricatto) che, senza impianti di risalita a fune (e neve sotto gli sci), avverrebbe il tracollo economico di tutto il territorio coinvolto nel sistema montagna/neve/vacanze/turismo/edilizia/occupazione/affarismo lecito ma non sempre, con tanti saluti all’immancabile crescita (altra entità immanente), indispensabile per non diventare area “depressa”.
Denaro a qualche stazione … e le altre … una per tutte : BARDONECCHIA ???
Sono anni che i signori della neve vengono gratificati da copiose elsrgizioni della regione Piemonte. Il beneficio dovrebbe essere di tutti, imprese e clienti. La vergogna complici le amministrazioni comunali pensano solo alla loro visibilità ad incassare euri non preoccupandosi per esempio di fornire ,come nella vicina Francia: sale riscaldate per chi vuole pranzare al sacco, toilette pubbliche . Queste montagne della Valsusa ed i loro comuni hanno sicuramente vinto una Olimpiade quella della vergogna!
Quanti soldi buttati per una massa di gambe rotte
O li date a tutti gli impianti in difficoltà in italia o a nessuno…..ma questa è la solita Italia…..è NOI ITALIANI CHE NN SCIAMO PAGHIAMO
Cerutti nisba!! Godiamo!! Al verde il loro impero!!
[…] questa la vicenda, tutta all’italiana, che riguarda il turismo invernale e la Vialattea. A dicembre avevamo dato la bella notizia sui 10 milioni di euro assegnati dal governo italiano alla … La Vialattea si era classificata al primo posto nel “bando Santanché”, per il progetto […]