Venerdì 22 novembre, uno spot per i social network, un incontro aperto a tutta la cittadinanza e una Fad (Formazione a distanza) per i medici di medicina generale, fra le prime antenne sul territorio per intercettare casi critici. Sono i tre capitoli principali dell’impegno dell’AslTo3 per la Giornata di lotta alla violenza di genere che si celebra lunedì 25 novembre. I dati AslTo3: Su tutto il territorio dell’azienda sanitaria locale, la seconda per estensione in Piemonte dopo l’Asl Città di Torino, con circa 600 mila abitanti, i pronto soccorso di Rivoli, Pinerolo e Susa e i Ppi, Punti di primo intervento, di Venaria e Giaveno hanno raccolto circa 180 casi di violenza di genere in un anno, e il numero è in aumento, perché mentre nel 2023 arrivava in emergenza una donna ogni tre giorni , quest’anno la frequenza è salita a una donna ogni due giorni. Sono i dati dell’emergenza-urgenza dell’AslTo3, raccolti ed elaborati dal Gruppo di Lavoro aziendale sulla violenza di genere, Referente aziendale Giulietta Griot, medico d’emergenza dell’ospedale di Pinerolo, che lavora in stretta connessione con l’equipe multidisciplinare coordinata da Sabrina Testa, assistente sociale AslTo3. “Sono ormai consolidati nei nostri ospedali e anche nei diversi distretti, percorsi e servizi dedicati – spiega Franca Dall’Occo, direttore generale dell’AslTo3 – e questa direzione fin dal suo insediamento ha dimostrato attenzione al tema, sfociato nel varo di una apposita delibera per dare più strumenti possibile al gruppo di lavoro aziendale sulla violenza di genere. Ma certamente non basta per arginare le conseguenze di un fenomeno che ha natura sociale prima ancora che sanitaria. È altrettanto indispensabile che l’Asl faccia di tutto per far conoscere a operatori sanitari e cittadini tutti gli strumenti e i percorsi che si possono attivare subito, per accogliere le vittime di violenza in una rete di supporto e di aiuto che le prenda in carico, per far sì che nessuna vittima di violenza sul nostro territorio resti sola”. Lo spot ideato e realizzato dall’Asl per i social network mostra i volti delle operatrici e degli operatori dedicati a questo delicato servizio e diffonde le modalità di contatto per i casi conclamati o a rischio. L’iniziativa vuole essere un incentivo alla segnalazione di casi di violenza, promuovendo il più possibile la cultura della corretta risposta sanitaria e civile alla violenza contro le donne. Sarà diffuso a partire da lunedì 25 novembre sul sito e attraverso i canali social dell’AslTo3. L’accoglienza della donna vittima di violenza è il titolo dell’incontro aperto a operatori sanitari e cittadini, che si tiene a Pinerolo lunedì 25 novembre, dalle ore 9 alle ore 13 nella Sala Conferenze del Distretto Asl, in Stradale Fenestrelle 72. La formazione a distanza per tutti medici di medicina generale del territorio dell’AslTo3 mette a disposizione 500 iscrizioni per ciascuna edizione, tramite la piattaforma ECM www.formazionesanitapiemonte.it. Il corso è stato progettato per fornire strumenti operativi e conoscenze aggiornate per il riconoscimento, gestione e supporto delle vittime di violenza di genere. A corredo dell’iniziativa, per incentivare l’adesione, è stato distribuito capillarmente in tutti gli studi dei medici di medicina genarle dell’Asl un poster divulgativo sulla lotta alla violenza di genere. È sempre attivo un canale di comunicazione fra i cittadini e l’Asl attraverso l’indirizzo codicerosa@aslto3.piemonte.it. Per chiedere informazioni con la garanzia del totale anomimato sui percorsi e sui servizi offerti. Le iniziative sono state coordinate dalla Formazione, Qualità e Gestione del rischio clinico dell’AslTo3.
VIOLENZA SULLE DONNE: 1 CASO OGNI 3 GIORNI IN VALSUSA E NELLA CINTURA DI TORINO
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basta procedere con la castrazione, non chimica ovviamente, un taglio netto e voilà…. poi di corsa al pronto soccorso.
Severo, ma giusto.
Le vittime sono sole e non dovrebbero.Ma il punto non e’ questo !non devono esserci vittime il colpevole dovrebbe avere una punizione seria.
Tutto inutile, certe persone non cambiano, ancora oggi un individuo dopo aver scontato la sua pena di 8 anni per tentato omicidio si aggira per il paese passando sotto casa facendo notare la sua presenza, anche questo è stolking. I carabinieri dicono che se non fa nulla non possono intervenire per allontanarlo….questo non è un paese giusto!!!
Lo avete detto anche a Gioggia?
E su uomini? Su bambini e anziani senza distinzione di genere?
Ma basta!
Nessuno può più passeggiare per le strade, andare alle stazioni o in centro.
C’è una popolazione di extracomunitari che ha stabilito la loro residenza sui marciapiedi italiani, armati di coltelli, bottiglie, siringhe nessuna manifestazione tutti zitti. Perché?
È diventato un porcile ovunque.
Questi sono problemi molto seri e nessuno scende in piazza.