dall’UFFICIO STAMPA “BORGATE DAL VIVO”
BUSSOLENO – Immagini conosciute, riconoscibili, viste ogni giorno sugli schermi e le pagine che costruiscono la nostra idea del mondo. Immagini che, a forza di scorrere sotto gli occhi, non colpiscono più. Eppure sono altri occhi quelli che guardano a loro volta dalle fotografie, occhi di persone: ciascuno vi può riconoscere un fratello, un amico, un figlio. Se stesso.
“Borgate dal Vivo” porta a Bussoleno la mostra fotografica di Francesco Malavolta, i suoi scatti che da vent’anni documentano i flussi migratori. Un faro acceso sui volti di chi abbandona la propria terra per cercare un futuro, proprio in val di Susa, terra di passaggio di quegli stessi flussi.
Le parole di Francesco Malavolta: “L’incontro con la fotografia è stato casuale. Potremmo dire che sia stata lei a scegliere me. Da sempre sono stato appassionato di immagine in senso lato, ma non avevo sviluppato una vera consapevolezza oltre la passione. Poi un giorno la fotografia è entrata a far parte della mia vita, trasformandosi in un lavoro. Lo stesso casuale incontro è avvenuto col soggetto delle mie fotografie: ero in Puglia e mi sono trovato ad assistere ad uno sbarco di albanesi in fuga dalla dittatura. Fui attratto da questa moltitudine di persone che avevano lasciato tutto inseguendo un sogno di libertà e dalla sfida di immortalare il movimento dentro un’immagine. Da oltre vent’anni la “mia fotografia” è legata quasi interamente – ma non esclusivamente – alla documentazione dei flussi migratori in tutta Europa lungo le rotte via terra e via mare. La migrazione, il movimento, lo spostamento sono tratti peculiari della natura umana. L’umanità è da sempre in movimento e questo movimento assume tratti tanto più drammatici quanto più si cerca di ostacolarlo, ripiegando su paure e posizioni illogiche e anacronistiche. I miei scatti recano testimonianza delle migrazioni e del loro evolversi concentrandosi sui loro protagonisti. Ogni scatto, un racconto. Ogni racconto, una storia. Ogni storia, un tentativo di salvare la peculiarità della Vita ritratta sfuggendo alla logica spersonalizzante che presenta le migrazioni come “fenomeni idraulici” e anonimi. Il mio obiettivo è infatti rendere omaggio a una umanità caparbia che un passo alla volta guadagna centimetri di libertà”.
Francesco Malavolta è un fotogiornalista iscritto all’ordine dei Giornalisti della Calabria,
impegnato da oltre vent’anni nella documentazione dei flussi migratori che interessano il
nostro continente. Dal 1994 collabora con agenzie fotografiche nazionali ed internazionali,
con organizzazioni umanitarie quali l’UNHCR e l’OIM. Dal 2011 documenta quel che accade
alle frontiere europee per conto dell’Agenzia dell’Unione Europea Frontex lungo i confini
marittimi e terrestri del continente. Da subito concentra i suoi lavori quasi totalmente sulle
frontiere e di conseguenza sui flussi migratori dei popoli, in particolare via mare. Un lavoro
svolto in un contesto spazio-temporale in costante mutamento che lo ha portato a
viaggiare lungo i confini di un’Europa sempre più blindata e difficile da raggiungere via
terra o via mare.
La sua esperienza in questo settore risale all’inizio degli anni novanta, ai tempi del grande
esodo di persone provenienti dall’Albania. Il suo metodo di lavoro è semplice e rigoroso:
studiare, documentarsi, prepararsi prima di ogni servizio come se fosse il primo. Non dare
mai niente per scontato. E veicolare, con le immagini, l’idea che le migrazioni non siano una
sorta di fenomeno idraulico: un flusso entro cui gli individui, il loro nome, la loro identità e
il loro sguardo si confondono nella massa e finiscono per non esistere più. Fine ultimo del
suo lavoro è raccontare storie tramite immagini di semplice lettura. Tra i principali
committenti dei suoi lavori si annoverano: Associated Press, Comunità Europea, Agenzia
europea della guardia di frontiera e costiera Frontex, OIM (International Organization for
Migration), UNHCR.
Radio1 Rai è media partner di Borgate dal Vivo 2021. La mostra fotografica dal titolo “Sono figli nostri” di Francesco Malavolta si terrà presso la Casa Aschieri in via Walter Fontan 23 a Bussoleno nel pomeriggio-sera di sabato 31 luglio alle ore 18.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dal 1° al 10 agosto dalle ore 10 alle 12 e
dalle 16 fino alle 18. L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni scrivere una mail all’indirizzo info@borgatedalvivo.it oppure visitare il sito www.borgatedalvivo.it.
Poverino…chissà il dolore che ha provato.