BUSSOLENO – La Settimana del Freire è una iniziativa itinerante che si tiene ogni anno, un momento di formazione che diventa occasione di incontro con la comunità locale al fine di individuare il potenziale di attivazione di un territorio, in un’ottica di cittadinanza attiva e democrazia deliberativa. Possono candidarsi i territori che hanno in essere progetti di sviluppo locale partecipato, cittadinanza attiva, democrazia deliberativa e partecipazione civica oppure un potenziale di sviluppo che il comitato territoriale proponente (comunità locale) può rappresentare.
Nell’anno 2023 La Settimana del Freire si è svolta in Liguria nel Centro Storico di Genova grazie al lavoro realizzato nei Patti di Sussidiarietà del Comune, nell’anno 2022 a Drapia (Vibo Valentia), Comune calabrese confinante con Tropea e nel 2021 a Modica (Ragusa) in Sicilia. Nel 2023 la comunità locale della Valsusa ha presentato la propria candidatura per l’edizione del 2024. Dopo un’accurata valutazione e selezione delle candidature, la stessa è stata scelta come territorio ospite della vincitrice del Settimana del Freire 2024.
Dall’inizio dell’anno è cominciato il lavoro di preparazione per la settimana portato avanti a livello di valle dal comitato locale proponente, il Coordinamento Docenti Valsusa. A luglio l’iniziativa è stata formalmente comunicata alle persone che sono un riferimento locale del territorio: sindaco, al parroco e alle dirigenti scolastiche di Bussoleno e ad alcune delle associazioni del territorio. La Settimana del Freire coinvolge un gruppo eterogeneo di una trentina di partecipanti, provenienti da tutta Italia e dall’estero, che lavorerà per una settimana con la gente di Bussoleno al fine di sostenere il processo di presa di coscienza e di partecipazione (e auto-organizzazione) dei cittadini alla risoluzione dei problemi comuni che le persone vivono sul territorio valsusino.
Lo staff di coordinamento dell’intervento dell’équipe è costituito da Anna Zumbo, Irene Romeo, Rocco Paolo Padovano e Simone Deflorian. La Settimana del Freire permette alla comunità locale di veder realizzato sul proprio territorio un intervento di sostegno all’attivazione della partecipazione dei cittadini alla costruzione di comunità. L’intervento viene realizzato dal 26 al 31 agosto e offre alla comunità del paese la possibilità di avvantaggiarsi del lavoro svolto e di collaborare (nella misura in cui è interessata) alla realizzazione di questo processo di empowerment dal basso.
Venerdì 30 agosto, alle ore 21, si svolgerà l’assemblea pubblica in piazza Cavour (piazza del Comune), dove verranno restituite alle persone della Valsusa quanto raccolto dai dialoghi e dai confronti con gli abitanti di Bussoleno nel corso della settimana. Per contatti e ulteriori informazioni cliccare il seguente link https://www.studiokappa.it/?page_id=1265.
Alla fine della fiera qual è il sunto di tale mobilitazione ,non sarà per caso un “progetto” finanziato dallo Stato o fondi Europei , pedagogia nell’ educare allo spreco delle risorse e non individuare nell’educazione e formazione le professionalità con sensibilità e attitudini tecniche atte a migliorare una società in profonda trasformazione come organizzazione lavorativa con una popolazione vecchia e disorientata giovinezza ,e un pazzo che vuole installare nel cervello un cip per orientare le nostre vite in un sistema virtuale….
Gentile Valter,
grazie per le sue preziose riflessioni.
Le domande che lei si pone, sono le prime che la gente ci rivolge quando la incontriamo per dialogare insieme: “chi vi paga?”, “chi vi manda?”, “perché siete qui?”, “cosa ci guadagnate?”, “come utilizzerete le cose che vi raccontiamo?”.
La Settimana Nazionale del Freire é nata prima dell’Unione Europea, nel periodo del terremoto nell’Irpinia del 1980.
Si autofinanzia e non fa utili, nessuno ci guadagna, non c’è commercio. O meglio, tutti ci guadagnamo insieme, perché alleniamo la nostra ( di noi partecipanti e della comunità locale insieme) capacità di lettura del mondo e di analisi critica. Non abbiamo finanziamenti, in modo da restare indipendenti, poter avere pulizia nelle relazioni con le persone che incontriamo e realizzare con serietà il lavoro che ci proponiamo.
I temi che lei porta sono tutti importanti, perché mettono al centro la dimensione umana della vita di oggi. Se ha piacere di conoscerci e raccontarci il suo punto di vista sulla vita in Val di Susa, ci trova in paese nei pomeriggi dell’ultima settimana di agosto.
Grazie davvero.
Staff della Settimana Nazionale del Freire