A BUTTIGLIERA ALTA LA PRIMA ISOLA ECOLOGICA INTERRATA

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BUTTIGLIERA ALTA – Nella settimana che precederà il prossimo Natale, entrerà in servizio la prima isola ecologica interrata del territorio di Buttigliera Alta, realizzata in piazza Jougne. Infrastruttura collocata nel punto verde all’incrocio con via Cesare Ramo, comprendente cinque grandi contenitori seminterrati dedicati alla raccolta delle frazioni indifferenziato, carta, plastica e vetro, mentre l’organico rimarrà nei bidoni stradali di superficie.

Diversi i vantaggi del nuovo sistema: le vasche di raccolta sono molto più capienti e quindi i passaggi e i relativi costi di svuotamento saranno ridotti. Migliora anche l’impatto igienico ed estetico, con strutture fisse, con chiusura ermetica, in metallo e cemento, ben diverse dalle precedenti in plastica. L’accesso all’isola ecologica sarà riservato esclusivamente agli aventi diritto, i residenti in piazza Jougne, via Ramo e parte di via Gatta, tramite apposito badge nominale. Inizialmente, in attesa che siano completate le procedure di distribuzione delle tessere, i bidoni saranno accessibili liberamente. L’Assessorato all’Ambiente organizzerà per inizio gennaio un incontro informativo sull’utilizzo del nuovo sistema, durante il quale saranno consegnati i badge per aprire i cassonetti.

“La nuova isola ecologica di piazza Jougne è solo la prima a inaugurare il più complesso progetto di sostituzione di tutte le attuali isole stradali di Ferriera con nuove interrate – afferma l’Assessore all’Ambiente Mauro Usseglio Min – Un progetto molto importante, volto a ridurre l’impatto ambientale e a contenere gli aumenti dei costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Con questo sistema, potremo assicurare l’accesso alle nostre isole ecologiche ai soli aventi diritto, evitando i diversi accessi non autorizzati che contraddistinguono gli attuali cassonetti stradali, soprattutto quelli lungo l’ex Strada Statale del Moncenisio”.

“Un progetto nel quale crediamo molto – spiega il Sindaco Alfredo Cimarella – Abbiamo infatti deciso di investire in questo progetto ambizioso oltre 1,5 milioni di euro, messi a disposizione dal Governo, nell’ambito dei fondi per le opere di accompagnamento ai cantieri della Torino Lione. È inoltre allo studio, con il Cidiu, la possibilità di estendere anche ad altre zone del nostro territorio questa modalità di raccolta rifiuti”.

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1 COMMENTO

  1. Un bidone manuale senza nessun tipo di serratura è molto piu duraturo, non si blocca, non gela, abbassando costi economici e soprattutto ambientali. Adottare nuova tecnologia significa investire in un settore costoso che necessiterà di piu mezzi e manutenzione, quindi costi. Il reale intento di questo sistema è l’automazione e riduzione conseguente di personale. Grazie ancora ai comuni che non hanno neuroni.

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