A CASELETTE SI È PARLATO DI TUMORI

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Di PINO SCARFÒ

CASELETTE – Si è tenuta ieri sera, 28 giugno, presso la Sala Italia 150, la conferenza sulle “recenti evoluzioni delle terapie oncologiche”. L’argomento è stato illustrato dal professor Alessandro Comandone, direttore SC Oncologia Ospedale Humanitas Gradenigo di Torino, che ha parlato di prevenzione primaria, secondaria e cura. Sul primo argomento, ha spiegato che la scienza oggi è orientata ad aggredire il tumore partendo dalla prevenzione: “Ciò significa evitare di esporsi alla malattia cominciando a cambiare le proprie abitudini alimentari e non solo”. Suggerisce di ridurre la carne rossa: “Una volta alla settimana è più che sufficiente”, ma non di eliminarla dalla nostra tavola perché ci fornisce le proteine animali che sono importanti per il nostro organismo. Altrettanto il vino: “Fino ad un bicchiere e mezzo a pasto è tollerabile”. Invece sconsiglia i superalcolici, i grassi animali, “in eccesso favoriscono il tumore al seno”, e gli zuccheri raffinati. I tumori che maggiormente inducono alla morte sono quelli che colpiscono il seno, i polmoni, il colon e la prostata. Invita a smettere di fumare per evitare di favorire l’insorgenza dei tumori e di procuralo agli altri tramite il fumo passivo. Elogia l’ex ministro Girolamo Sirchia per aver impedito di fumare negli ambienti pubblici: “Oggi, purtroppo, i fumatori sono aumentati del 4%, soprattutto donne e giovani”. E precisa che le sigarette di oggi hanno un residuo di catrame inferiore al passato: “Prima era più spesso e aggrediva la parte centrale del polmone, oggi il tumore si forma nelle parti periferiche dell’organo”. Per prevenire il tumore suggerisce anche del movimento fisico. Sulla prevenzione secondaria parla di tumori prevedibili e accenna all’importanza dello screening che riduce le morti del 30 percento: “Con il pap-test, scoperto da Geogios Papanikolau, si salvò la vita a milioni di donne, ma non è sufficiente per proteggersi perché è mirato ad una sola parte dell’utero”. Accenna al virus papilloma, scoperto dal tedesco Harald zur Hausen, che si trasmette essenzialmente attraverso i rapporti sessuali. Il tumore al colon tende a svilupparsi nella parte sinistra dell’intestino “e oggi si tende a esaminare solo quella parte per evitare costi spropositati”. Per controllare la prostata indica l’esame del sangue Psa. Sul tumore della pelle o melanoma spiega che diventa preoccupante quando è spesso, ma se viene preso in tempo è curabile. L’elenco dei tumori purtroppo è decisamente lungo, si parla di oltre 200 tipi. Sulla cura, spiega che oggi non c’è nessun farmaco che guarisce i tumori, ma esistono delle cure importanti come la chemioterapia, composta da 63 farmaci che colpiscono le cellule tumorali, la terapia a bersaglio molecolare che agisce sui punti deboli del tumore, “ma non tutti manifestano le differenze”, l’ormonoterapia serve a rendere difficile il replicare del tumore, la terapia igienica è ancora in fase di ricerca, l’immunoterapia risveglia le immunità insite nel nostro organismo e colpisce la morsa che blocca la nostra immunità: “È uno degli studi attualmente più praticati”. E aggiunge: “Oggi ci si sta muovendo cercando di capire quali sono le migliori terapie per personalizzare la cura”. Conclude ricordando che la sanità è in crisi: “Siamo in un contesto di tossicità finanziaria che non ci permette di comprendere il fabbisogno globale, e pare che al momento non ci sia una soluzione”. La prevenzione, oggi, permette di salvare il 55% circa delle persone colpite da questa terribile malattia. 

 

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