di IVO BLANDINO
CHIUSA SAN MICHELE – Il presepe della Val di Susa, unico per aver al suo interno il Rocciamelone e la Sacra di San Michele, si trova a Chiusa San Michele in via Susa 63, presso il bar “Buondì” gestito da Morgana Durante e sua mamma Bianca Fittipaldi.
Morgana come ti è venuta in mente l’idea di allestire nel tuo esercizio questo presepio?
È da molti anni che ho questo desiderio di preparare il presepio, sia per me che per i nostri clienti, oltreché per chi vuole ancora gustare l’atmosfera del Natale.
Conosciamo tutti i personaggi, o meglio le statuette del presepio. Le tue da dove provengono?
Le mie statuette, mi vengono regalate da parenti, amici e clienti. Ovviamente molte le compro io.
Quante ore ti impegnano per l’allestimento?
Beh per fare un bel presepio ci vogliono diversi giorni. Prima bisogna preparare tutto il tavolo, quindi disporre il muschio e poi le statuette in modo corretto. Oltre alle luci, la musica ecc. E’ un impegno ma a me piace: ne approfitto per allestirlo quando ho dei ritagli di tempo libero e anche dopo che ho chiuso il bar, senza dimenticare l’aiuto della mia mamma Bianca.
C’è una statuina in particolare che vuoi presentare?
Sì, c’è una scena particolare dove c’è una statuetta (per me speciale) che si chiama il “caganer” e fa parte del folklore catalano spagnolo e viene viene nascosta nel presepe. Il visitatore lo deve trovare per far sì che sarà di buon auspicio per l’anno nuovo. Porterà tanta fortuna e tanta gioia. Un’altra novità che voglio segnalare è che la natività, cioè la capanna di Betlemme, ha un particolare: ogni anno la cambio, modificando la scena della Natività. Essendo qui in Val di Susa, ho fatto un’aggiunta di alcune scene come ad esempio i negozi di Chiusa San Michele (tra cui il nostro bar), il maestoso monte Rocciamelone, la Sacra di San Michele e altri luoghi che richiamano la nostra valle.
Come fare per vedere il tuo bel presepio?
Basta venire qui al nostro bar e potete tranquillamente ammirarlo.
Il presepe è una bella tradizione che porta tanti messaggi… ma il bar?
Il “caganer”?!?! Sembra quasi un insulto razzista, altro che catalano ! Eh eh eh eh!