COLLE DEL LYS – Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio il Comitato Resistenza Colle del Lys promuove il meeting giovanile “Eurolys 2023 – I giovani d’Europa si incontrano al Colle del Lys”, che prevede l’ormai tradizionale campo sul colle che mette in comunicazione le valli di Susa e di Viù. La manifestazione che si tiene nel primo fine settimana di luglio ed è giunta alla ventottesima edizione richiama sulle montagne in cui si scrissero pagine fondamentali della Resistenza un centinaio di ragazzi italiani e stranieri, che convivono per alcuni giorni nel campeggio, sperimentando la condivisione di spazi, la comunicazione, il confronto tra le idee, la collaborazione, le escursioni sui sentieri partigiani, i laboratori di teatro e musica. Ad Eurolys i dibattiti e gli approfondimenti sono dedicati alle cause della Seconda Guerra Mondiale e al ruolo dell’Unione Europea per il mantenimento della pace.
Le giornate prevedono anche attività con le associazioni locali ed eventi significativi come la proiezione di un documentario all’aperto nella serata di venerdì 30 giugno. Nella mattinata di sabato 1° lugliol’associazione Eufemiaproporrà ai partecipanti una reinterpretazione dell’esperienza dei partigiani sui Sentieri della Memoria dell’Ecomuseo della Resistenza che ha sede al Colle del Lys. Nel frattempo, alle 10,30 ad Almese in piazza Martiri della Libertà si terrà la commemorazione dei partigiani alla Sabbionera, con l’accompagnamento musicale della Borgatta’s Factory. La sera del sabato al Colle del Lys sarà dedicata al concerto di Resistenza Elettrica e alla fiaccolata. Domenica 2 luglio alle 10 al Colle del Lys è in programma la commemorazione dei 2024 caduti della Resistenza nelle Valli di Lanzo, di Susa, Sangone e Chisone, con la deposizione di una corona d’alloro alla torre monumento. Dopo la lettura dei nomi dei 32 caduti della strage del Colle del Lys del 2 luglio 1944, seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni. L’orazione ufficiale sarà tenuta dallo storico Claudio Vercelli. L’accompagnamento musicale della cerimonia sarà a cura della Filarmonica di Rivera di Almese e del Corpo musicale di Caselette. Alle 12 sarà inaugurata la mostra “Donne partigiane: donne in cerca di guai”. Alle 15 partirà la passeggiata rievocativa verso la fossa comune dei partigiani morti al Colle del Lys, organizzata dalla UISP Valle Susa. Numerosi Comuni sostengono Eurolys, consentendo ad alcuni giovani cittadini di partecipare gratuitamente all’iniziativa, accollandosi le spese del loro soggiorno al Colle del Lys e considerando il meeting una preziosa occasione di incontro e confronto tra giovani provenienti da tutta Europa sui temi della Resistenza e della liberazione dalle dittature, delle nuove identità, dei valori costituzionali e del senso di cittadinanza europea.
ACCADDE IL 2 LUGLIO 1944 AL COLLE DEL LYS
Un colpo di fucile seguito da una raffica di mitra fu il segnale di allarme che un gruppo di partigiani della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”, dislocato all’imboccatura della valle di Rubiana, lanciò alle luci dell’alba del 2 luglio 1944. Stava iniziando uno dei più feroci rastrellamenti contro i partigiani garibaldini dislocati nella zona del Colle del Lys, ad opera di un migliaio di soldati tedeschi e fascisti repubblichini, che risalivano la strada con autoblindo e motociclette armate di mitragliatrici. I partigiani non riuscirono a contenere l’attacco e dovettero ripiegare. La maggior parte di loro riuscì a sottrarsi alla cattura, disperdendosi e trovando salvezza nei boschi, negli anfratti della montagna, nella nebbia. Ma non tutti. Trentadue furono i caduti, nove garibaldini furono uccisi in combattimento e ventitre, alcuni dei quali appena aggregati alla Brigata, furono catturati, seviziati e trucidati. Solamente due giorni dopo, a rastrellamento concluso, alcuni partigiani, aiutati dai contadini, dai margari e dai due parroci della zona, don Evasio Lavagno e don Stefano Mellano, poterono ricomporre le salme e seppellirle in una fossa comune, lungo la strada che congiunge il Colle del Lys con Niquidetto. Questi i nomi dei 23 partigiani ritrovati sul versante di Viù: Francesco Bianchi, Edoardo Boccalini, Oddone Bondesan, Piero Cavallini, Gianpaolo Conca, Benito Faleschini, Mario Farina, Carlo Garello, Arturo Guercio, Arturo Guerotto, Pietro Motrassino, Mario Papotti, Ernesto Pezzettigotta, Bruno Radich, Luigi Revelli, Franco Scala, Enzo Tampellini, Alfredo Zanibodi, ignoto sergente dell’aeronautica militare, ignoto ritrovato con indosso solo i calzoni di velluto e un anello al dito, ignoto dal nome di battaglia “Simon”, ignoto collegnese dal nome di battaglia “Guido”, ignoto sovietico dal nome di battaglia Kri Kri. Altri nove partigiani furono ritrovati sul versante di Rubiana: Natale Canissano, Riccardo Mondiglio, Josè Raiteri, Bocij Akobja, Pirus Bakokasvili, Georgij Gogolisvili, Aleksandr Kuprejsvili, Sota Namdzejsvili, Georgij Popansvili.
L’ECOMUSEO
L’ Ecomuseo della Resistenza sorge sullo spartiacque tra le Valli di Lanzo e la Valle di Susa a 1.314 metri di altezza. È stato fondato per valorizzare il contributo delle popolazioni montane della Resistenza, insieme ai luoghi significativi della lotta partigiana, in particolare quelli legati alla 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”. Arrivando al Colle il primo elemento che cattura l’attenzione sul grande piazzale è la torre commemorativa, davanti alla ex casa cantoniera, che la Provincia di Torino prima e la Città metropolitana di Torino poi hanno affidato in gestione al Comitato, perché nell’Ecomuseo racconti e tenga viva la memoria. Un recente riallestimento è stato effettuato grazie al Piano tematico PaCE finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia, nel quale la Città metropolitana lavora per mettere in rete i sentieri resistenti.