A GIAVENO È SEMPRE POLEMICA TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONI: ACCUSE E SCARAMUCCE IN CONSIGLIO COMUNALE

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Dario Barone con il cartello appeso al collo

di CHRISTIAN MASOTTI



GIAVENO – Giovedì 27 ottobre si è tenuto il consiglio comunale. Gli argomenti e le tematiche affrontate sono state numerose, come sempre. Le sedute sono sempre caratterizzate da un duro confronto dialettico tra maggioranza e opposizioni. Ancnd il pubblico fa la sua parte: tra i cittadini presenti c’era il signor Dario Barone, che è entrato in Comune con un cartello appeso al collo con scritto sopra “L’oscurantismo giaconiano”, con chiaro riferimento al sindaco. Barone è stato poi invitato a levarsi il cartello, altrimenti avrebbe dovuto abbandonare la sala del consiglio. 

Uno dei primi punti in dibattito, riguardava l’approvazione del nuovo regolamento per la tutela degli animali “d’affezione”. Questo atto è stato approvato da tutto il consiglio. Ma sullo sviluppo di questo passaggio iniziale, il consigliere di opposizione Tizzani ha fatto notare come “si sia ritrovato tutto l’ordine del giorno modificato”. Il consigliere attacca: “Non è possibile entrare leggermente dopo in consiglio, e trovarsi tutti i punti dell’ordine del giorno cambiati rispetto a ciò ce era stato scelto in precedenza nella riunione dei capigruppo, non c’è nessuna tutela delle minoranze! Vi mettete tutto come volete voi”. 
La maggioranza si giustifica: essendo presente per esporre il punto sugli animali il dott. Moretta (che non fa parte del consiglio) si è preferito anticipare la questione all’inizio. Le polemiche di Tizzani non si placano, ma la presidente del consiglio Vilma Beccatia comprende la posizione del rappresentante dell’opposizione, assicurando che tali modifiche verranno d’ora in avanti opportunamente segnalate, e che casistiche del genere non si verificheranno più.

IL GRUPPO “CAMBIAMO GIAVENO” POLEMIZZA CON CARBONE

Il gruppo consiliare “CambiAMO Giaveno” ha invece interrogato il sindaco Giacone sull’assenza sua e della maggioranza all’incontro pubblico organizzato il 16 giugno, per un confronto politico sulla città.  Il capogruppo Cappuccio ha richiesto, per confrontarsi sul tema, l’apertura del consiglio comunale, in modo che potessero intervenire anche i cittadini. Ma la proposta è stata bocciata con 7 voti contrari e 5 favorevoli (più un astenuto): “Nella campagna elettorale di Giacone, un punto forte era avvicinare la gente alla politica del paese – ha detto Cappuccio – invece non avete voluto aprire neanche il consiglio per permettere al pubblico di intervenire. Voglio vedere tra due anni e mezzo, quando le cose saranno capovolte e si vedranno le riprese video di questo consiglio…quando voi ci verrete a parlare di consiglio aperto!”.

Risponde il consigliere di maggioranza Carbone: “Io sono per i consigli comunali aperti, ma ho votato no stasera perché la domanda di Cappuccio era all’amministrazione, per cui dobbiamo rispondere noi! Questa interpellanza non richiede la partecipazione del pubblico, veniva richiesta la nostra opinione –  spiega – siamo convinti che il consiglio comunale sia il massimo organo rappresentativo della comunità locale ed espressivo della domanda sociale”. 

Alle parole della maggioranza controbattono Tizzani e Ruffino: “Poteva essere un momento significativo di dialogo, invece la vostra assenza aveva lo scopo di delegittimare l’importanza di tale serata”. Chiude la questione il sindaco Carlo Giacone: “Ritengo che non sia necessario partecipare ad incontri di partiti politici, volti a suscitare provocazioni ed attacchi”.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.