di ELENA IDONE
GIAVENO – “Quando ci si trova davanti ad un obiettivo, bisogna già aver visto la foto, la scena. È importante aver captato preventivamente l’emozione che si desidera trasmettere. In caso contrario, si diventa dei meri cavalletti, conferendo allo scatto poca unicità e poco significato”.
È così che Norman Tacchi, fotografo, studioso di emozioni, ci fa capire il fulcro del suo lavoro, nonché il tema centrale della mostra imminente “Forms – paesaggio umano”, che si terrà sabato 10, dalle 16 alle 22, e domenica 11 giugno, dalle 10 alle 18, a Giaveno in via XX settembre 11, presso spazio E20.
Il titolo della mostra, “Forms – paesaggio umano”, ci introduce già idealmente in quello che il fotografo artista andrà a presentare. “Esporrò delle tele, non delle stampe, che tra l’altro saranno anche in vendita, che verranno divise in tre aree diverse accomunate da un unico tema: il nudo femminile. Le aree saranno “Paesaggio umano”, “Come la roccia” e “Forma” – ci spiega Norman – la mostra, curata da Sonia Cusinato, è stata la realizzazione di un’idea, quella di Manuela, titolare de L’Isola del Libro. A loro và il mio grazie immenso”.
Sabato alle 21:00 ci sarà l’incontro con l’autore, durante il quale l’artista spiegherà la sua visione della fotografia, come sia giunto a diventare un artista interprete delle forme espresse dal nudo femminile.
Negli scatti di Norman Tacchi possiamo ammirare la plasticità del corpo umano inserito in un ambiente naturale, mentre curve e ombre si confondo, la femminilità e la natura sono l’una la continuità all’altra, in un continuum di bellezza. Norman Tacchi è nato con la pellicola, la classica 6×6 Hasselblad, poi col passare del tempo e con il progredire della tecnologia, “si è digitalizzato”. Nei confronti della fotografia però lui è rimasto rispettoso e attento come dinanzi ad una pellicola, che s’impressiona una volta sola.
Per maggiori informazioni:
info@normantacchi.com
cell:339 7151139
La noia. Per chi ha studiato fotografia salta subito all’occhio la scopiazzatura da altri autori che hanno fatto la storia. Niente di originale dunque.