di ANGELO FRANCO
GIAVENO – Alla conferenza stampa dell’associazione per la valorizzazione e tutela del fungo porcino di Giaveno e delle valli del Sangone, c’è aria di novità: l’idea di una “Giaveno Capitale mondiale del Fungo Porcino” e di un importante progetto di valorizzazione del prodotto tipico locale e delle potenzialità dell’intera valle, 108 borgate comprese, è ciò su cui sta lavorando l’affiatato gruppo di lavoro costituito attorno all’idea. Il presidente dell’associazione Enrico Maria Rossi insieme ai consiglieri comunali Daniela Ruffino e Stefano Tizzani in sinergia con le associazioni partecipanti, presenti Proloco e Unarco, e con i ristoratori che hanno scelto di condividere il proprio background per una causa importante per tutti, si dice soddisfatto: “C’è tutta una progettualità e una costruzione non indifferente attorno al progetto per Giaveno presidio mondiale del fungo porcino; siamo riusciti a creare un gruppo di collaboratori in sintonia tra loro, guidati da un obiettivo comune, quello di rendere il nostro fungo una risorsa-traino per la città e per la valle”, concetto sul quale si trova d’accordo anche Stefano Tizzani: “Il progetto è una vera opportunità di crescita per Giaveno”.
Alla cerimonia di inaugurazione che si terrà lunedì prossimo nella suggestiva location delle Cascine Versino, avrà luogo la cena di Gala dove, in collegamento con uno dei più famosi ristoranti italiani di New York, il San Carlo, “daremo vita alla prima asta intercontinentale del porcino, in questo caso il Porcino di Giaveno”, annuncia il presidente Rossi. In tale sede, verranno presentati i primi chef stellati ambasciatori del progetto, entrambi “prodotti” tipici nostrani.
Ma a proposito di numeri, come illustrato in conferenza stampa dal segretario generale dell’associazione Marco Corrini, il mercato mondiale del fungo porcino è ancora tutto da battere: il business si aggira intorno ai 45 miliardi di dollari l’anno e la quota italiana in questo mercato è l’1×1000, un dato risibile considerando le nostre potenzialità, un dato che lascia spazio a tutti i margini per poter creare qualcosa che sia veramente importante e in grado di attrarre investimenti sul territorio, qualcosa da poter tradurre nella parola crescita.
“Giaveno è il fungo – non poteva essere più chiara di così la consigliera regionale Daniela Ruffino, esprimendo tutta la sua convinzione sul progetto al quale partecipa con passione – i miei ringraziamenti al presidente Enrico Rosso, che è stato in grado di costruire questo bel gruppo di persone innamorate della propria terra e del proprio territorio, tanto da riuscire a credere così fortemente nelle sue potenzialità”.
E infine la consigliera Ruffino conclude con un invito per un’Italia in cui il problema della fuga di giovani in cerca di successo all’estero, inizia ad assumere dimensioni preoccupanti: “Dobbiamo lasciare un’eredità e permettere che Giaveno crei occupazione, sviluppo per i giovani, proprio perché i nostri ragazzi non debbano avere bisogno di andare all’estero ad inventarsi una professione, ma che possano esprimersi e costruire il loro futuro qui. Noi dobbiamo essere in grado di offrire questa opportunità. Sarà una strada in salita? Può darsi. Sarà complesso? Può darsi. Però è una strada che dobbiamo percorrere”.