A GIAVENO L’INCONTRO “ZAMPA PER L’AFRICA, L’INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI ATTRAVERSO LA RELAZIONE COL CANE”

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dall’UFFICIO STAMPA CITTÀ DI GIAVENO

GIAVENO – La Città di Giaveno e l’assessorato alle Politiche Sociali e Sanità hanno accolto con interesse  la proposta avanzata dall’associazione Animali Senza Confini, di organizzare un momento informativo e formativo sulla conoscenza del cane, amico fedele dell’uomo e sulla relazione che tantissime persone vivono con il proprio cane. Inoltre, considerando la presenza sul territorio di migranti, oltre a trattare anche l’argomento del rispetto rivolto a chi proviene ed ha una cultura differente, si è inteso utile condividere con loro lo svolgimento dell’incontro grazie alla presenza di alcuni traduttori che faciliteranno il trasferimento dei contenuti trattati traducendo in inglese e in francese. Ci sarà ovviamente l’intervento di un medico veterinario e dei volontari dell’associazione.

Nello specifico, l’iniziativa si svolgerà secondo le linee di indirizzo delineate dall’associazione Animali Senza Confini, un’organizzazione di volontariato che tratta tematiche di educazione cinofila, presieduta da Franca Leporati, che seguono.

Animali Senza Confini, organizzazione di volontariato che tratta tematiche di Educazione Cinofila, da sempre presta opera di prevenzione in ambito sanitario in collaborazione con la Città di Giaveno.

Vista la denominazione di “Animali Senza Confini” ci è sembrato utile offrire ai migranti del centro di accoglienza della Buffa un incontro mirato per far conoscere quale sia la realtà italiana nel rapporto con i cani, considerati invece animali impuri dalla religione musulmana. (Crediamo infatti che conoscere meglio le nostre usanze ed i nostri costumi, possa essere un mezzo per avvicinare le diverse culture e favorire miglior integrazione e rispetto delle regole).

Mauro Moretta, del servizio veterinario ASL TO3, tratterà della legislazione e delle buone pratiche da seguire e saranno anche presenti all’incontro i volontari dell’associazione con i loro bravi cani per illustrare le corrette modalità di interazione e le stupefacenti qualità e capacità che questi animali possono dimostrare sia nella vita corrente che nei più svariati ambiti di intervento.

Ci auguriamo vivamente che questa iniziativa possa essere un piccolo passo verso la tolleranza e la conoscenza reciproche, con il dovuto rispetto verso quei valori occidentali che ormai devono entrare a far parte del quotidiano per chi è nel nostro paese.

Come assessorato sono stata ben lieta di sposare l’idea di far conoscere la nostra realtà di relazione e di  convivenza nel rispetto con i cani a chi non ha la nostra cultura – dice la vicesindaca e assessora Vincenza Calvo – è un’opportunità nuova, credo unica, di promuovere l’integrazione che passa anche dalla conoscenza di comportamenti e leggi che abbiamo e che tutelano gli animali, i cani in questo caso”.

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2 COMMENTI

    • Al sud ci saranno pure un sacco di problemi, dovuti al fatto che i migranti sono abbandonati a loro stessi e spesso sfruttati dai caporali che li trattano come animali mentre fanno la raccolta dei pomodori o altri lavori, ma non mi risulta che si mangino i cani… piuttosto la situazione dei cani al sud è a dir poco tragica perché i soldi per i canili vengono incassati da non si sa chi, i pochi canili sono dei lager e i cani randagi sono costretti a vagare nei paesi e nelle campagne per cercarsi un tozzo di pane che non sempre trovano… questo è dovuto alla scarsa cultura di amore per gli animali da compagnia che imperversa al sud, dove già dall’asilo bisognerebbe insegnare ai bambini ad amare e rispettare gli animali, perchè per es. il cane Angelo giù in Calabria non è stato torturato ed ucciso dai migranti, sono stati “bravi” ragazzi italianissimi a torturarlo fino alla morte… Per cui, ben venga formare i migranti sul rispetto per gli animali, ma è un lavoro che nelle scuole andrebbe fatto anche con i bambini italiani, cominciando da 3 anni in su fino a 19 anni quando escono dalla scuola, sperando che capiscano che i cani sono da amare e non da maltrattare.

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