di CINZIA DEBERNARDI
NOVARETTO – Tenori, baritoni, bassi: saranno tutti rappresentati, e molto degnamente, sabato 22 giugno alle ore 21 a Novaretto, presso il Teatro Melesso, allorquando la Corale Rocciamelone salirà sul palco per deliziare il gradito pubblico con un repertorio d’eccezione di canti popolari e di canti alpini. Il coro ha già oltrepassato i sessant’anni, è nato infatti a S.Antonino nel 1963 per volontà e opera di don Oreste Cantore che ne fu primo maestro e direttore. Attualmente, e da svariati anni, è diretto dallo stimatissimo Maestro Piero Enduir che si dedica con competenza e passione a tradurre in note soavi e profonde, che toccano il cuore, la voglia di cantare e l’entusiasmo dei coristi.
“L’inno al Rocciamelone”, “Tormenta ‘n sel Ròciamelon”, “Maria lassù”, “Stèila dle mie montagne”, “Come chiara speranza” sono solo alcuni dei canti che negli anni hanno riecheggiato qua e là per paesi e città, dove la corale si è esibita, ottenendo sempre apprezzamenti e applausi a profusione. Nel repertorio hanno poi trovato spazio molti canti della tradizione popolare, non soltanto piemontese, che si trasformano in un modo per mantenere vivi i ricordi, la vita di un tempo, l’amore per le cose semplici, naturali e vere. I coniugi Melesso con questa iniziativa offrono al pubblico l’occasione di immergersi nelle melodie calde e coinvolgenti del canto popolare e di quello alpino: non si può mancare. Per maggiori informazioni contattare il numero telefonico 334-3953602 (Fausto Melesso).