OULX – Venerdì 31 maggio nella sala consiliare del Comune di Oulx la Direzione Didattica Lambert ha presentato la prima “Biblioteca vivente” su piattaforma digitale in area extraurbana, frutto del lavoro di un anno, condotto dai volontari del Servizio Civile Saverio Santoro, Valeria Serra e Sara Lamberti guidati con tenace e instancabile passione della docente Katia Caruso.
Davanti a una sala gremita, la Dirigente scolastica Barbara Debernardi ha presentato il progetto, nato su modello della prima Biblioteca Vivente realizzata a Copenaghen nel 1993. Una biblioteca non fatta di libri di carta, ma di persone, le cui memorie e storie diventano racconto, prima presentato nei mesi scorsi ai bambini della Primaria di Oulx e poi trasformati in brevi video-interviste, realizzati dal Collaboratore scolastico Antonio Brancaccio e inseriti su una piattaforma dedicata, ideata dalla docente Alice Rolando. Un lavoro corale, reso possibile dalla disponibilità e generosità di tanti cittadini e cittadine di Oulx, che hanno voluto dedicare agli studenti della Lambert un po’ del proprio tempo e tanti ricordi. Un viaggio nella memoria, che a oggi conta 31 “libri viventi”, ma che intende crescere con il tempo, allargandosi a tutto il territorio dell’Alta Valle su cui opera la Direzione Didattica. Per sfogliare i “libri viventi” della Lambert cliccare il seguente link https://direzionedidatticalambert.edu.it/notizie/364-biblioteca-vivente.
L’occasione della presentazione della Biblioteca vivente è stata colta dalla Dirigente Debernardi per ringraziare il Sindaco uscente Andrea Terzolo per la stretta collaborazione offerta alla scuola in questi cinque anni di mandato. Anni impegnativi, caratterizzati dal Covid-19, dai lavori di ristrutturazione della sede di piazza Garambois, dal trasloco di Primaria e Segreteria, ma anche punteggiati da tanti progetti condivisi, di cui la Biblioteca Vivente è solo l’ultimo esempio di una lunga lista. Al Sindaco Terzolo la Dirigente, a nome della scuola, ha regalato una bottiglia di “Aria di Lambert”, “scolasticamente pura e imbottigliata alla fonte”, da utilizzare con parsimonia nei momenti di malinconia e da conservare a ricordo di cinque anni di appassionato lavoro condiviso, per la comunità di Oulx e le sue giovani generazioni.