A RUBIANA LA MOSTRA SULL’ARTE DELL’INCISIONE

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dal COMUNE DI RUBIANA

RUBIANA – Giunge anche quest’anno l’ottava edizione di “Fiabe e Boschi”, la rassegna pittorica nata nel 2007 da un’idea del pittore Francesco Tabusso che con gli amici Francesco Casorati, Romano Campagnoli, Giacomo Soffiantino, Tino Aime e altri ancora, ha costituito il primo nucleo di quella che oggi è la Pinacoteca comunale di Rubiana, costituita da 55 opere che si sono aggiunte di edizione in edizione grazie alla generosità degli artisti invitati.

L’amore, nutrito dal Maestro nel corso della sua esistenza, verso la montagna e la vita dei campi a contatto con la natura è da ricondursi agli anni della guerra e dello sfollamento a Rubiana, quando la famiglia si trasferì nella residenza di campagna della Val di Susa: “Gli anni della guerra, con tutte le implicazioni distruttive e negative, hanno molto influito sulle tele che rispecchiano i miei vissuti. Quando ero a Rubiana ho conosciuto i contadini e, osservandone le abitudini, è iniziato il mio imprinting con l’arte. Ogni soggetto è un ricordo, e i ricordi riaffiorano” aveva affermato l’artista in un’intervista.

“Fiabe e Boschi” si svilupperà anche quest’anno in due sedi espositive: la casa di famiglia in borgata Gai dove sarà allestita da domenica 9 settembre la mostra denominata “La magia del ricordo. Francesco Tabusso dipinge la Valle di Susa” e la Pinacoteca comunale, rinnovata nell’allestimento dalla scorsa edizione, che ospiterà la mostra dal titolo “L’incisione e la grafica d’arte in Piemonte”.

La prima sarà un’esposizione di circa 25 opere su carta attraverso cui Tabusso descrive paesaggi e borgate conosciuti da ragazzo e frequentati poi nell’arco di tutta la vita: il passaggio del torrente Messa sull’antica strada di Mompellato, i profili delle cime che conducono alla Fontana Barale, i boschi della frazione Favella, le cime del Caprasio (Roccasella) e del Civrari; il monte Pirchiriano con la Sacra di San Michele e le leggende ad essa legate.

Tra i lavori esposti, la serie di acquerelli dipinti alla baita del Chietto a 2.000 metri di altezza sulla strada che da Condove porta a Colombardo, un luogo a cui Tabusso era stato legato per tutta la vita: vi era capitato nel 1962 con il fratello Gustavo percorrendo sentieri e mulattiere quando ancora l’alpeggio era raggiungibile solo a piedi, tornandovi poi in numerose occasioni per condividere il lavoro dei pastori in alpeggio. Nel 1980 dipinse un pilone votivo costruito su quei pascoli.

Sempre nelle stanze della villa, sarà esposta una selezione delle immagini realizzate da Renzo Miglio degli affreschi della Madonna della Bassa, il santuario affrescato da Tabusso nel 1995 con l’amica pittrice Germana Albertone.

L’intero allestimento è poi accompagnato dalle pagine di una sorta di diario per immagini dove l’artista fissava le sue impressioni derivate dalle passeggiate in valle, dai ricordi degli amici e da quelli delle persone incontrate nel corso dei suoi pellegrinaggi.

La seconda mostra, ambientata nella sala della Pinacoteca comunale dedicata alle estemporanee, sarà incentrata sull’affascinante tecnica dell’incisione, ripercorsa attraverso 26 opere di alcuni dei più significativi Maestri del Secondo Novecento piemontese e lombardo, per lo più già presenti con i loro lavori nell’esposizione permanente della Pinacoteca. L’allestimento, curato da Marco Marzi, sarà ulteriormente impreziosita da un dipinto di Francesco Tabusso risalente al periodo giovanile dell’artista e, nello specifico, a un suo soggiorno a Pavarolo (Torino) presso la residenza dei Casorati e da un esemplare del “Presepe di Francesco Tabusso” realizzato in cento esemplari nel 1977.

Le mostre saranno aperte tutti i sabati e tutte le domeniche del mese di settembre con orario continuato dalle ore 10 fino alle 18. Per maggiori informazioni si possono contattare i numeri telefonici 011-3017899 e 348-4455959 oppure via e-mail a info@archiviotabusso.it (Archivio Franncesco Tabusso) e 011-9358923 e 338-9835089 (comune di Rubiana).

 

 

 

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