A SAN GILLIO LA MOSTRA E LO SPETTACOLO DEI MIGRANTI / FOTO

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di LINO DI GIANNI

SAN GILLIO – Alle 17,50 ci presentiamo con dieci minuti di anticipo all’apertura della mostra di pittura e scultura a San Gillio degli allievi richiedenti asilo di Almese. Chiediamo “C’è Antonella Castrignano, l’insegnante di pittura?”.

Ci risponde gentilmente una signora, che solo dopo scopriremo essere Maria Grazia La Monica, sindaca di questo paese, San Gillio, che recentemente ha intitolato una piazza a Don Peppe Diana, trucidato dalla camorra.

La mostra dei lavori fatti sotto la guida di Antonella Castrignani: non solo quadri, una contaminazione tra Africa e Italia, con i ragazzi, orgogliosi di farsi fotografare vicino al proprio lavoro. La mostra prosegue anche domenica 4 settembre, fino alle 18.

Dopo la mostra, molto bello e riuscito lo spettacolo della sera dei ragazzi migranti con la regia di Beppe Gromi. Oltre 300 persone ad assistervi, di fronte al palco davanti al Municipio.

Per concludere: uno strepitoso rullare di tamburi e danza africana ha evidenziato quante capacità artistiche ci siano tra cielo e mare, nei migranti che giungono fino a noi. Un modello riuscito, non solo di integrazione, ma di scambio di energie.

Bravi! E posso ben dirlo, avendo conosciuto ciascuno di loro per un anno, sui banchi di scuola del Cpia 5 Vallesusa, nella difficile arte di passare dal bambarà all’italiano.

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