SAN GIORIO DI SUSA – Il Progetto “MuseAbile Museo dell’Identità territoriale” si inaugura venerdì 19 aprile alle ore 15 in via Martinetti con un primo allestimento dedicato ai 95 anni della rievocazione storico-leggendaria de “La Soppressione del Feudatario”. Quest’autunno, in occasione della Festa del Marrone erano stati inaugurati i lavori di ristrutturazione di Casa Rina Giai, la sede del Museabile. In questi mesi si è lavorato per aprire il Museabile al pubblico.
Si tratta di un unicum, ovvero un museo inclusivo che vuole narrare il territorio con gli occhi e la sensibilità di persone con disabilità. In questa casa in via Martinetti, donata al Comune di San Giorio da Franca Martin in ricordo di Rina Giai, si sta costruendo un museo in perenne divenire che parla unicamente la lingua dell’inclusività. I veri protagonisti del Museabile infatti sono e saranno le persone con disabilità frequentanti il CST “Filo di Arianna” di Coldimosso di Susa, che già da anni gestiscono, con grande successo, la biblioteca comunale di San Giorio di Susa. In questo piccolo spazio museale troveranno spazio sempre pochi oggetti fisici, ma il grosso sarà lasciato alla digitalizzazione, al racconto e ai commenti dei ragazzi che stanno lavorando per valorizzare un intero territorio.
Rina Giai, per tutti “Mare Granda”, ovvero “la grande mamma del paese” classe 1922, ha passato tutta la vita a raccogliere e custodire elementi della tradizione contadina: utensili, attrezzi, saperi. Ma non solo: ha raccolto capi di abbigliamento, fotografie e documenti. E ne ha fatto un museo personale che in occasione delle feste paesane apriva e presentava a turisti e visitatori. Tutto il materiale con lungimiranza è stato nel tempo catalogato ed inventariato e, successivamente, donato al Comune di San Giorio di Susa, al fine che non se ne perdesse la memoria.
L’ultimo gesto di generosità lo hanno fatto gli eredi che, alla sua morte, hanno deciso di donare la casa-museo di Rina Giai al Comune. Una piccola bomboniera nel cuore del centro storico del paese. Il Comune di San Giorio inizialmente con risorse proprie è riuscito a mettere a norma la struttura e al pian terreno, che era la vecchia cucina della signora Rina, è stato allestito l’embrione del museo, con tutti gli attrezzi dedicati alla lavorazione del legno. Ma non a caso. Infatti, con la donazione della casa al Comune, in paese è nata la scuola di scultura lignea “Artesana” che ha qui preso dimora. La casa-museo quindi dall’ottobre del 2016 ha iniziato a vivere con i corsi e con l’attività degli scultori.
Il Comune di San Giorio nel 2019 ha partecipato, con successo, al bando del Gal Escartons e Valli Valdesi per la realizzazione del Museabile. Con i fondi Gal la Casa Rina Giai è stata rimessa a nuovo. Intanto il Comune con l’Associazione Renovatio di Genova ha partecipato e vinto un bando della Compagnia di San Paolo per progettare il “Museabile”. L’idea del “Museabile” ora è realtà e di qui si parte per arricchire di contenuti il museo con le porte sempre aperte a chiunque voglia portare un contributo di idee, perché questo vuole essere davvero un museo inclusivo per tutti.
Piccole Realtà, grandi Progetti. Chapeau .