A SUSA “FOCACCIAMO”: TUTTO IL PROGRAMMA

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dal COMUNE DI SUSA

SUSA – Susa sarà la protagonista con la sua tipica focaccia dolce per l’evento dal titolo “Focacciamo”. Sarà un lungo fine settimana tra specialità enogastronomiche di Street Food selezionate per qualità, tipicità e unicità e birra artigianale del territorio e vini di qualità che si uniranno con spettacoli dal vivo che si terranno tutte le sere.

La manifestazione, alla sua prima edizione, è organizzata dalla Different Events MC di Torino in collaborazione con la Città di Susa e l’Associazione Pro Susa è ad ingresso gratuito in piazza della Repubblica e vedrà quattro giorni all’insegna dell’allegria e del divertimento con buona musica e tanto cibo. Spazio dunque ad un’ulteriore grande evento di animazione del territorio per abitanti, turisti e valligiani.

IL PROGRAMMA

GIOVEDÌ 18 AGOSTO

Street Food dalle ore 17 e Sharyband Dance Tribute anni 70-80-90 alle ore 22.

VENERDÌ 19 AGOSTO

Street Food dalle ore 17 e Vascontigo Cover Band Vasco Rossi alle ore 22.

SABATO 20 AGOSTO

Street Food (cena e pranzo) e The Queen Tribute Cover Band Queen alle ore 22.

DOMENICA 21 AGOSTO

Street Food (cena e pranzo) e 55° Festival Internazionale del Folklore “Castagna d’Oro” alle ore 21 a cura di Associazione Pro Susa.

Le parole di Giorgio Montabone, Vice Sindaco e Assessore al Turismo della Città di Susa: “L’estate magica di Susa continua con un’altra grande festa di piazza. Different Event ha voluto investire per un esperimento sulla nostra città con un evento che metterà inoltre in primo piano il nostro dolce più conosciuto. Ringraziamo la Pro Susa per la collaborazione attiva”.

 

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3 COMMENTI

    • Meglio una festa sulla focaccia che niente, le nostre piccole cittadine si stanno desertificando, e delle manifestazioni che attraggono le persone nelle Vie di Susa sono anche un incentivo per i turisti a visitarla… inoltre il festival del folclore è carino, un incontro di popoli con danze allegre e costumi sgargianti, che permette di conoscere modi di vivere diversi dal nostro. In fondo anche questa è cultura, cultura culinaria e conoscenza delle musiche e delle danze di altri Paesi…non esistono solo il Nabucco o i grandi musei, esiste anche la cultura popolare… senza nulla togliere ovviamente all’opera, al balletto, ai grandi pittori e scultori eccetera, d’estate forse si preferisce stare all’aperto, ed è anche una ragione di costo ormai: portare una famiglia intera a vedere certi spettacoli a teatro è semplicemente impossibile con gli stipendi bassi della maggioranza degli italiani, mi sa che il palco alla Scala o al Regio non è per nostre tasche, almeno per le mie no.

  1. Aggiungo che le cittadine del centro Sud Italia, da Ortona a Vasto a Ostuni a Martina Franca a Tropea e così via, sono ricoperte di luminarie e addirittura festoni fatti dalle donne locali all’uncinetto, i negozi sono aperti fino alle 24,00 e il cibo di strada fa conoscere modi diversi di mangiare. Le strade sono piene di gente che esce anche solo per un gelato, ma si possono comprare olio, a Tropea cipolle,peperoncini, marmellate particolari e molti altri prodotti tipici che promuovono il territorio… anche questa alla fine è cultura, vedere usi e costumi diversi anche nel tipo di cibo, sicuramente una cultura più popolare che però avvicina tutti, per una cultura diciamo più elevata, oltre a pubblicizzare di più musei, siti archeologici eccetera, sarebbe anche il caso di abbassare i prezzi e renderli accessibili a tutti, teatri compresi.

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