SUSA – Da subito l’Associazione Restart Valsusa ha lavorato per sviluppare e rendere operative le idee nate nei convegni e le proposte avanzate dai soci. Siamo lieti oggi di annunciare la partenza del primo importante progetto territoriale volto al raggiungimento dell’equità di genere attraverso l’avvicinamento alle materie STEM per le ragazze del nostro territorio.
Grazie alla collaborazione virtuosa con il Comune di Susa e con l’Istituto ITIS Enzo Ferrari, si concretizza il Progetto STEM, ideato e voluto dalla Fondazione Marisa Bellisario Delegazione Piemonte e dalla Global Thinking Foundation per diffondere consapevolezza, attraverso la formazione e con esempi virtuosi, al fine di abbattere le barriere ideologiche che impediscono in partenza alle ragazze, pur con ottimi risultati scolastici, di raggiungere ruoli apicali ancora a prevalenza maschile.
Al centro dell’agenda Restart c’è il concetto cardine di accorciare le distanze, di qualsiasi forma esse siano. Abbiamo quindi deciso di partire proprio da un progetto che punta a colmare il divario che pone le donne italiane agli ultimi posti in Europa nella classifica per la parità di genere, per parità di salario ed occupazione.
Consapevoli che l’istruzione e la consapevolezza portino insieme alla soluzione del problema, il corso che partirà martedì 8 novembre presso l’Istituto Enzo Ferrari punta proprio a sensibilizzare le ragazze sulle competenze STEM richieste dai lavori del futuro, auspicando un avvicinamento a materie tecnico scientifiche che permetteranno di accedere a ruoli di rilievo in ambito tecnologico.
Hanno coordinato il progetto STEM rivolto alle ragazze ed ai ragazzi, La Dott.ssa Valeria Ferrero, Delegata regionale della Fondazione Marisa Bellisario, la Dott.ssa Elisabetta Priano, Responsabile didattica della Global Thinking Foundation, la Dott.ssa Anna Giaccone Preside ITIS E. Ferrari e la Presidente di Restart Valsusa, Lucrezia Eleonora Bono.
Abbiamo inoltre pianificato da subito di dare seguito al progetto con un secondo percorso, sviluppato con il Comune di Susa e l’Associazione API Donna, grazie alla Presidente Dott.ssa Brigitte Sardo, da sempre attenta alle tematiche di genere, volto a creare le basi e ad assistere in un primo approccio nella creazione d’impresa, circa sessanta tra ragazze neodiplomate, neolaureate e donne che hanno perso il lavoro durante la pandemia oppure a causa di difficoltà riconducibili a differenze di genere.
Un sincero ringraziamento va ai partner con i quali condividiamo visione e fiducia nella collaborazione e nella creazione di reti virtuose capaci di generate sviluppo, consapevolezza e cultura dei territori, auspicandoci che questo sia il primo di una lunga serie di iniziative di Valle.
Che boiata! Un altra findazione creata per mangiar soldi