ALMESE – Sabato 20 maggio, ad Almese, si è tenuto un importante raduno che ha visto protagonisti gli Alpini della Val Susa e della Valtellina e lo storico legame tra Almese e Morbegno. Un evento fortemente voluto dalla sindaca Ombretta Bertolo per ricordare in particolare i giovani soldati del Battaglione Morbegno che dal Novembre 1941 al Luglio 1942 trascorsero nove mesi nelle Casermette di Almese e Rivera, prima di partire per la terribile campagna di Russia.
“Era un mio grande desiderio realizzare questo raduno con gli Alpini di Morbegno e il loro sindaco Alberto Gavazzi qui ad Almese, e dedicare ai caduti del Battaglione Morbegno un monumento che possa ricordare per sempre gli Alpini – ha affermato la Sindaca Bertolo -. Si tratta di una pagina di storia nazionale che si è svolta proprio sul nostro territorio comunale, dove la presenza di tutti quei giovani Alpini ha letteralmente sconvolto in senso positivo la comunità di allora. Pensiamo che il numero di abitanti era meno della metà di oggi, e il paese si è visto raddoppiare la propria popolazione con una vera e propria “invasione” di gioventù, bellezza, forza e tanta speranza nel futuro. Un periodo di serenità e allegria, direi quasi di festa, visto che questi ragazzi aiutavano le famiglie almesine nei lavori in campagna e nelle botteghe nei momenti liberi dagli addestramenti, frequentavano i locali e soprattutto la Cooperativa di Rivera, portavano ovunque la loro spensieratezza e alcuni trovarono qui la loro “morosa”. Purtroppo, partiti con le tradotte dalla stazione di Avigliana, non sapevano a quale inferno erano destinati, perché molte erano le menzogne che gli erano state raccontate da chi allora governava il nostro paese e, con un calcolo disumano che contemplava anche il loro sacrificio, li mandava a morire. Mi sembrava doveroso riprendere i contatti con Morbegno, visto che l’ultimo raduno ad Almese era stato fatto nel 1967 dall’allora Sindaco Raimondo e devo ammettere che sabato scorso il nostro incontro è stato un momento bellissimo, molto partecipato. Oltre al Sindaco di Morbegno, alla manifestazione ha partecipato una delegazione morbegnese di 25 Alpini, tra cui anche il Presidente sezionale ANA Valtellinese, Gianfranco Giambelli, il Capogruppo di Morbegno, Guido Lucchina, accolti con amicizia dal nostro Presidente Sezionale ANA Val Susa Giancarlo Sosello, accompagnato dai Vice Presidenti Sezionali Dario Balbo, Michele Franco e Enrico Sacco, con tanti Vessilli Sezionali e moltissimi gagliardetti in rappresentanza dei gruppi Alpini della Val Susa, Torino e Vercelli. Ringrazio i molti sindaci del territorio che hanno voluto essere presenti a questo incontro storico tra cui quelli di Avigliana, Alpignano, Grugliasco, Collegno, San Didero, Mattie, Caselette, Condove, Rubiana, Villar Dora e un grazie particolare al Vicesindaco di Città Metropolitana di Torino, Jacopo Suppo. E poi un grande onore per noi è stato avere in prima fila il Tenente Colonnello Stefano Cordaro, Comandante in carica del Battaglione Morbegno – 5° Rgt. Alpini con sede a Vipiteno, insieme al Tenente colonnello Martino Sala, comandante 1° Reparto comando e supporti tattici alpini – Brigata Alpina Taurinense, al Tenente Carraturo in rappresentanza della 34° Compagnia Lupi di Oulx – 3° Rgt. Alpini e al Generale Federico Bonato, già comandante delle Truppe Alpine dal 2016 al 2018”.
La cerimonia è stata anche l’occasione, per gli Alpini, di premiare i bambini per i disegni realizzati lo scorso anno nell’ambito del concorso ” IO GLI ALPINI LI VEDO COSI'”, in occasione dei festeggiamenti del centenario di fondazione della Sezione ANA Val Susa.
Come anticipato, durante la giornata commemorativa si è anche inaugurato il monumento dedicato agli Alpini del Battaglione Morbegno che vissero a stretto contatto con la comunità locale di Almese, prima di partire per il fronte orientale, dove la maggior parte di loro incontrò la morte. La stele – realizzata dallo scultore Fulgido Tabone – è stata collocata dai tecnici e dagli operai di Almese in piazza Martiri della Libertà, vicino agli altri monumenti ai caduti. “Abbiamo voluto rendere omaggio a tutti gli Alpini di ieri e di oggi, in particolare a quelli del Battaglione Morbegno, facendo realizzare un monumento che vuole essere simbolo di memoria, amicizia e fratellanza – ha aggiunto la Sindaca – . Durante la cerimonia di inaugurazione, infatti, abbiamo ripercorso il legame storico che lega i nostri due Comuni, ricordando la presenza del Battaglione per nove mesi sul nostro territorio. Purtroppo, però, durante la terrificante prova della ritirata dalla Russia, per effetto di una indicazione sbagliata, il Battaglione ha percorso la strada sbagliata, cadendo in una trappola mortale, uccisi dai partigiani e travolti dai carri armati russi a Warwarowka. Pochissimi su migliaia sopravvissero a questa triste pagina della storia nazionale, che andrebbe sempre ricordata per celebrare la Pace e esprimere contrarietà a tutte le Guerre. Un ringraziamento personale a Fulgido Tabone che ha scolpito il monumento così come lo ero immaginato, con grande perizia e capacità artistiche straordinarie. Un grazie gli Alpini di Almese, al loro storico Presidente Vanni Olivero e soprattutto a Gianni Salvaia che si è occupato di tutta l’organizzazione dell’accoglienza degli Alpini di Morbegno e della cerimonia; e infine un grazie a tutti i dipendenti comunali, in particolare all’Ufficio Tecnico e agli operai comunali per la preparazione dell’area e l’installazione del monumento: un grandissimo lavoro che hanno fatto con entusiasmo anche perché coscienti di aver realizzato insieme a me qualcosa che rimarrà nella storia del nostro paese per sempre”.
Molto commovente anche l’intervento sulla pace del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi, Damiano Lavecchia, e la partecipazione dei 40 alunni delle Scuole primarie di Almese che, alla presenza delle famiglie e delle autorità locali civili e religiose, hanno cantato l’inno di Mameli e “Vecchio Scarpone” al Teatro Magnetto.
La manifestazione è poi proseguita con la SS Messa dedicata agli Alpini, concelebrata dai parroci di Almese, e si è conclusa con una cena molto partecipata presso la sede del Gruppo Alpini di Almese, che ha contato anche sulla preziosa partecipazione della Fanfara ANA Valsusa e del Coro Alpi Cozie Valsusa.
Si ringraziano per aver aderito alla giornata tutti i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Alpini, le personalità militari, le autorità istituzionali, la Fanfara ANA Valsusa, il Coro Alpi Cozie Valsusa e Guido Bessone, ultranovantenne almesino che con il suo racconto sul passaggio ad Almese degli Alpini di Morbegno durante la Seconda Guerra Mondiale ha emozionato l’intera platea del teatro.
Poverini…chissà il dolore che proveranno.
Peccato non c’erano i gemelli di Yande’. Mi sarebbe piaciuto vedere una foto assieme a Sosello.