OULX – Dopo l’accoglienza positiva e il successo di pubblico a Torino, il Festival delle Migrazioni – Siediti vicino a Me prosegue sabato 1 dicembre a Oulx per una giornata di dibattiti, incontri, workshop, aggregazione e concerti. Anche in questo caso, in rapporto al contrastato tema della migrazione, si affida alla cultura il compito di proporre e promuovere un immaginario diverso, per dare significato e pratica a parole come convivenza, comunità, cura, diritto alla vita, inclusione, amore, desiderio, sogno e visione di futuro.
Sono tematiche urgenti, affrontate in un città che vive quotidianamente, con impegno sociale e civile, il fenomeno dell’attraversamento dei migranti dalla Francia all’Italia. Tutti gli appuntamenti si svolgono presso la scuola
I.I.S.S. Des Ambrois con ingresso gratuito e libero. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.festivaldellemigrazioni.it oppure scrivere un e-mail a info@festivaldellemigrazioni.it.
Il Festival delle Migrazioni Siediti Vicino a Me a Oulx è organizzato da ACTI Teatri Indipendenti, Almateatro e Tedacà, con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Piemonte dal Vivo e Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il Comune di Oulx, l’Istituto Istruzione Superiore Des Ambrois, Casa delle Culture e il Festival Borgate dal vivo.
Sabato 1 dicembre, gli appuntamenti di Siediti vicino a me iniziano già dal mattino alle ore 10.30 con l’incontro “Nazioni, uomini, donne e frontiere”, un incontro tematico a cui intervengono Barbara Debernardi (Moderatrice); Gianfranco Crua (Carovane Migranti); Carlo Greppi (Storico e scrittore); Vesna Scepanovic (Giornalista e attivista culturale); Vincent Fauber (Sindaco di Briançon); Muna Khorzom (Studentessa e attivista); Ruth Kiyidou (Medico, Associazione Mosaico); Piero Gorza (Antropologo); Fabrice Olivier Dubosc (Etnoclinico e scrittore); ospiti che provengono da diversi ambiti, al fine di affrontare le tematiche da molti punti di vista.
In parallelo si tengono il workshop di percussioni africane (ore 10.30) a cura di Magatte Djieng dell’Associazione Tamra, e il corso di Danze Rom (ore 11.30), a cura di Ivana Nikolic; due laboratori promossi per incentivare la conoscenza di culture differenti attraverso la danza e la musica.
Si torna al dibattito, alle 14.30, con l’incontro Valle di Susa: i nostri modelli di accoglienza, dove si illustreranno le diverse iniziative proposte in occasione del 70° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 2018) con l’intervento di Alberto Milesi (Direttore Borgate dal vivo – Moderatore); Monica Cerutti (Assessora regionale, Diritti e Immigrazione); Paolo De Marchis (Sindaco di Oulx); Francesco Avato (Sindaco di Bardonecchia); Paolo Narcisi (Rainbow for Africa) e Don Luigi Chiampo (Talità Kum).
Di seguito, alle 16.30 si continua con Diritti alla meta, un incontro a cui partecipano Piero Gorza (Moderatore); Silvia Massara (Voci della cooperazione diffusa); Roland Siewe (Testimone del tempo); Alberto Mossino (PIAM onlus); Laura Martinelli (Avvocato, Asgi); Coly Souleymane (Socioeconomista, mediatore culturale) e Umberto Morelli (Università degli Studi di Torino).
Così com’era stato nel mese di settembre a Torino, il confronto culturale passa anche dalla convivialità: alle 18.30 Siediti vicino a me propone una merenda sinoira delle cittadinanze, un appuntamento di condivisione dove ognuno porta da casa del cibo da condividere, insieme a un piatto tipico internazionale preparato da alcune associazioni che collaborano con il Festival delle Migrazioni.
La lunga giornata termina alle ore 19.30 con il concerto dei Kora Beat, tra i più interessanti progetti del panorama world/jazz in Italia. Una band nata a Torino, da un’idea del Maestro Cheikh Fall, che esplora le potenzialità degli strumenti tradizionali africani miscelati a generi come il funk e il jazz. Il gruppo si è esibito in contesti prestigiosi come il Piccolo Teatro di Milano, il Torino Jazz Festival, la Settimana della lingua italiana nel mondo a Dakar, il Bihar Diwas a Patna (India) e il Tarantella Power Festival in Calabria.
Inoltre a Torino, dal 20 al 23 settembre, il Festival delle migrazioni Siediti vicino a me ha ospitato 130 artisti, sono intervenuti 50 relatori da 25 diversi paesi, con una partecipazione di oltre 4.500 persone a tutti gli appuntamenti organizzati.
L’invito del primo cittadino di Oulx e Presidente CONISA Paolo De Marchis: “Inverno e primavera 2018. Avete raccontato alcune nostre storie con i migranti, avete calpestato sentieri innevati alla ricerca di narrazioni della speranza, microfoni e taccuini spiegati a caccia di notizie sui nostri valichi di frontiera, incontri con sindaci, mediatori, associazioni del terzo settore, gente comune. Riflettori accesi su un fenomeno che ha lunghe radici storiche, attenzioni veicolate a tratti su falsi problemi quali i numeri, litigi e atti irresponsabili di personale addetto alle frontiere. Vogliamo raccontarvi un anno di storie in Alta Valle di Susa, complessità delle nostre vite quotidiane. Vogliamo provare a spiegare come un territorio risponde al bisogno umanitario“.
Ma anziché insegnare a noi i balli rom non sarebbe meglio far capire a chi vuole venire da noi la nostra cultura le nostre usanze etc etc…
Comunisti
Ma perché se io vado all’estero Devo adeguarmi alle usanze, tradizioni,lingua usi e costumi e tutto il resto mentre quando qualcuno viene nel nostro paese devo nuovamente adeguarmi e rispettare i loro usi e costumi?
Finiamola con questo atteggiamento e rialziamo la testa! Se tu vuoi vivere qui prima impara come viviamo noi, rispetta le ns usanze non imporre le tue e poi di vede
A Oulx, fra non molto , ci saranno le elezioni.
Intanto , gozzovigliano a nostre spese!