BORGONE SUSA – La Valsusa si è stretta intorno alla famiglia Di Giovanni sabato scorso, 20 gennaio, a Borgone, per il funerale di Gaspare Di Giovanni, pioniere della moda in valle ed ex consigliere comunale. Gaspare è mancato all’età di 87 anni, lasciando i figli Giorgio con Anna e Cinzia con Massimo, i nipoti Jessica, Joanna, Lorenzo e Irene, il fratello Tonino, parenti e tanti amici.
Quella della famiglia Di Giovanni è senza dubbio una storia d’altri tempi, che parla di passione, di impegno e soprattutto d’amore per questo territorio, per i suoi abitanti e per un’arte antica, la sartoria, ancora oggi al centro del commercio mondiale.
Tutto iniziò negli anni ’50, quando un giovane e speranzoso Gaspare Di Giovanni, migrante dalla Sicilia, insieme a Giovanna, anch’essa migrante, ma dall’Emilia, si innamorarono e si sposarono, coronando il loro sogno d’amore aprendo, nel 1955, il loro primo negozio di sartoria da uomo in Valsusa.
Anni di sacrifici ed il negozio a Borgone si ingrandì, fino ad avere sei sarti al servizio della clientela, sempre più numerosa. Periodo di rinascita, gli anni ’50 e ’60 sono i decenni del rock ‘n’ roll, dei blue jeans, delle t-shirt, delle pin up e dei pattern a pois; è il momento in cui cominciano a comparire i primi bikini e la giacca di pelle diventa un irrinunciabile must have della moda uomo.
Gaspare aveva di certo intuito che stava vivendo in un momento propizio per la sua attività, infatti si fa strada nel travolgente settore della moda, riuscendo a diventare un vero pioniere di stile. La vita della famiglia Di Giovanni cambia totalmente con la perdita di Giovanna, moglie e madre instancabile, l’anima commerciale dell’impresa. Ora Gaspare l’ha raggiunta, lasciando a figli e nipoti una splendente eredità.