SESTRIERE – Nel 2019 il Giro d’Italia avrà molto probabilmente – per la prima volta nella sua storia – la tappa ai 2700 metri sul monte Fraiteve, vetta simbolo della Via Lattea. Durante la conferenza stampa tenutasi sabato pomeriggio a Sestriere, il sindaco Marin ha lanciato ufficialmente la proposta-candidatura per una tappa di alta montagna unica nel suo genere, che prevede l’arrivo in punta con la telecabina. Il sindaco di Sestriere ha lanciato la proposta proprio al fianco di Paolo Bellino, direttore generale di Rcs Sport, società organizzatrice del Giro. Al di là delle formalità, appare chiaro che la tappa al Fraiteve potrà diventare realtà ed entrare nel Giro 2019. I passi concreti prima di quell’appuntamento prevedono la sistemazione della strada verso il Col Basset, che sarà completamente asfaltata nel 2018. Dal Col Basset fino al Fraiteve invece i ciclisti potranno proseguire in strada sterrata, come già avviene nelle mitica scalata del Colle delle Finestre, mentre l’arrivo di tappa sarà effettuato grazie all’ovovia.
Il Colle delle Finestre sono 8km di sterrato, più o meno quanto si potrebbe fare da Sestriere al Fraiteve, senza asfaltare un bel niente. A me questo sembra sono un espediente per giustificare di buttare un po’ di asfalto in montagna e agevolare il traffico a motore in quota. Asfalteranno anche da Sauze al Basset? E perchè no asfaltare tutta la strada dell’Assietta, realizzando un mitico collegamento tra il Colle delle Finestre e il Fraiteve, tutto sulla cresta spartiacque: un tappone del Giro stratosferico! Povere marmotte, povere stelle alpine…e poveri noi…
Marin. Omen nomen.
“Il nome è un presagio”.
Malattia fungina che colpisce molti tipi di piante, in italiano oidio.
In particolar modo sono colpite le piante troppo concimate, dettaglio che potrebbe essere quasi irridente.
Trattamento più efficace: zolfo, da irrorare con abbondanza.
Mamma mia che due palle. Fosse per certa gente avremmo ancora le strade sterrate pure a Torino.
Per favore fermate qesto ennesimo scempio,.
Tappa del giro d’Italia al con arrivo al colle del Sommeiller. Con ľ occasione si potrebbe asfaltare tutta la strada che poi si potrebbe far percorrere ai turisti con pagamento del pedaggio.
E chi paga i lavori e poi la futura manutenzione? Il ciclismo con i vari casi di doping non è quello sport puro che vuol far credere di essere. Spendiamo soldi, asfaltiamo la strada per il Fraiteve e poi ci fanno la tappa e poi magari squalificano chi la vince per uso di sostanze dopanti…… Però almeno sull’asfalto i suv salgono meglio ….
Per coloro che non sono mai stati in cima al Fraiteve senza neve posso garantire che è un luogo particolarmente brutto.
Resta comunque una bella prova di miopia, oltre che di presunzione, pensare che tutte le altre stazioni sciistiche dell’intero arco alpino non siano state così astute da avere la medesima folgorante ispirazione. E pensare che la gran parte di queste di cabinovie e belle vette ne posseggono ben di più che in Via lattea.