dall’ISTITUTO “FRANCESCO GONIN”
GIAVENO – Il prossimo 8 maggio alle ore 11 nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Francesco Gonin” sarà presentata l’opera artistica realizzata dagli alunni denominata “La terra che vorrei”. Un pianeta senza confini, ma fatto con tessuti realizzati con l’antica tecnica del telaio per riproporre i valori della trazione e abbattere le barriere di pregiudizio razziale, politico, religioso, ideologico e di genere.
“L’installazione artistica “La terra che vorrei” si propone come messaggio etico legato alle tematiche ambientali e al tema dell’integrazione dei popoli e vuole porsi come avvio di un percorso di consapevolezza e di ritorno verso valori “umani” universali oggi messi purtroppo in costante discussione“. Con queste parole la dirigente scolastica Enrica Bosio ha anticipato la vocazione dell’opera che sarà inaugurata il prossimo 8 maggio.
Si tratta di un’opera ambiziosa che rappresenta un planisfero: ma i cui confini non sono più tracciati a penna da un cartografo politico, ma riportati soltanto i margini geografici dei continenti per delimitare le terre emerse che, riempite da “tessuti” prodotti dagli alunni, aspirano dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta dove gli artigiani si incontravano e condividevano le loro competenze e abilità in un processo di scambio culturale e di crescita collettiva. Dunque un’opera che parla a chi la osserva e racconta di valori antichi e profondamente umani, ma offre anche modelli sociali da riproporre.
“L’utilizzo di uno strumento come il telaio e di una tecnica come la tessitura rappresentano un metodo e un atto di condivisione del sapere che possono essere riproposti per mostrare alle nuove generazioni la via per iniziare a immaginare e a costruire la terra che vorrei” – afferma la dottoressa Bosio. “La motivazione poetica dell’installazione è quella di cancellare idealmente i confini determinati dai nazionalismi per affermare, con le forme e con i colori, la libertà di espressione della vita senza barriere di pregiudizio razziale, politico, religioso, ideologico, di genere: in questo contesto di condivisione le radici della tradizione rimangono comunque intatte in quanto ognuno potrà riconoscere il pezzetto di terra che ha contribuito a realizzare“.
IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Ore 11 = Saluti delle autorità.
Ore 11.30 = Inaugurazione dell’installazione nei locali dell’auditorium con accompagnamento dell’orchestra della scuola IC F. Gonin.
Ore 12 = Visita ai laboratori della scuola (atelier, attività culturali e robotica).
ore 12.30 = Piccolo rinfresco.