dall’ISTITUTO DES AMBROIS
OULX – Mercoledì 10 ottobre dalle ore 14 fino alle 16 presso l’Auditorium dell’I.I.S.S. Des Ambrois, si terrà la presentazione del libro dal titolo “Bruciare la frontiera” di Carlo Greppi (Ed. Feltrinelli). Sarà un’occasione per scoprire come il romanzo incontra il reportage giornalistico e come lo scrittore incontra il giornalista, un connubio vincente e avvincente per il lettore.
LA SINOSSI DEL ROMANZO
È il giorno che si aspetta da tutta una vita.
È il diciottesimo compleanno di Francesco, e lui sta preparando un viaggio. Lo ha promesso a Kappa, il suo migliore amico: una volta scattata l’ora X partiranno insieme. A piedi. Vogliono andare a vedere come è fatta una frontiera, vogliono che le montagne raccontino loro delle storie del passato.
È il presente, per chissà quale ragione, ad apparire lontano – come se ci fossero da regolare dei conti, prima di tutto. Nel frattempo Abdullah – Ab -, coetaneo di Fra e Kappa, ha lasciato casa sua. È partito dalla Tunisia: vuole arrivare in Francia e incontrare nel mondo reale Céline, una ragazza conosciuta online di cui non può più fare a meno. Ab cerca la via della costa ligure, dove passavano gli ebrei in fuga e gli italiani clandestini che cercavano lavoro. Oggi, però, la frontiera è sbarrata, impenetrabile. Che stia cercando un rifugio o l’amore, chi tenta di bruciare la frontiera viene respinto. Ab incontra ragazzi sperduti come lui, venuti da ogni parte del mondo. Sembrano ombre. Forse, per passare, deve risalire verso nord e provare la via dei monti. Anche se dicono che ogni mese, lassù, muore qualcuno.
Le vite di Ab, Fra e Kappa qui si intrecceranno, come i sentieri di montagna, a disegnare una nuova geografia che proprio non ne vuole sapere della frontiera. Una linea, questa, che esiste perché tracciata sulle carte, e che ogni giorno decide un numero incalcolabile di destini.
Non trovo educativo e formativo ospitare un incontro sulla tematica frontiere, in un momento come questo che stiamo vivendo in Valsusa.
Il nostro territorio viene sciacallato e denigrato da gruppi di sbandati (centri sociali), che, pretendono di prender il posto di storiche, riconosciute associazioni impegnate nel sociale (non come le ultime pseudo associazioni create per vantarsi di far del bene o far casino).
E giusto parlare della problematica “frontiere ed immigrazione” ma con una visione a 360 gradi, portando oltre allo scrittore Carlo Greppi anche amministratori locali e chi opera costantemente nel sociale, e nella pubblica sicurezza.
Non mi sembra affatto corretto presentare ai ragazzi una visione di parte della vicenda tralasciando completamente il territorio, facendo sicuramente passare il messaggio che i migranti sono nel giusto e noi in errore.
Non è un loro diritto attraversare frontiere come se tutto il mondo fosse a loro disposizione e non deve passare il messaggio
Già l’altro giorno alla stazione mia figlia di 5 anni mi chiedeva come mai se anche loro hanno il cellulare e le scarpe firmate io a lei non lo compro… un po’ per principio un po’ perché uno smartphone costa a comprarlo e a mantenerlo… ma il messaggio che lei ha visto è tutto sbagliato…
Perché non si fanno incontri a 360 gradi sulle problematiche del ns territorio, dal lavoro al turismo, invece di parlare sempre e solo di migranti e da un solo punto di vista???
…..mah. ..
perché non invitano qualcuno che ha combattuto e ha difeso quelle frontiere
Al liceo di Oulx; ogni tanto, studiano qualcosa ? Lo scrittore :è stato pagato per la “Sua ” presentazione ?