ALCAR DI VAIE E LECCE, PREVISTI 162 ESUBERI: SARANNO ASSUNTI SOLO 191 LAVORATORI

L'annuncio nella lettera ufficiale del 16 novembre: "Per i dipendenti eccedenti si procederà alle risoluzioni del contratto di lavoro". La fabbrica valsusina sarà ristrutturata per ospitare nuove produzioni

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di FABIO TANZILLI

VAIE / LECCE – Da 393 dipendenti a 191. Il 16 novembre, tramite una lettera ufficiale, i futuri proprietari dell’Alcar, con sede a Vaie e Lecce, hanno comunicato l’intenzione di ridurre i posti di lavoro. ValsusaOggi ha ricevuto una copia della lettera inviata ai sindacati, che annuncia le intenzioni dei nuovi proprietari. Le operazioni di vendita “dovrebbero completarsi entro 25 giorni, a condizione che venga raggiunto un accordo con le parti sindacali”.
A Vaie attualmente lavorano 135 persone, mentre a Lecce in 258.
La nuova azienda che acquisirà l’Alcar è la Aim srl, società della provincia di Bergamo appartenente alla Ovv spa, ossia la Officine Villa Vincenzo, importante azienda che si occupa della produzione di componenti per trattori agricoli e macchine movimento terra.
Nella lettera del 16 novembre hanno scritto chiaramente che l’impegno è quello “del mantenimento PARZIALE dei livelli occupazionali con una previsione di impiego, fin da subito, di 191 unità, salvo la cassa integrazione e che non sia stato completato il piano di ristrutturazione dello stabilimento di Vaie”.
Al fondo del documento ufficiale, inviato dai nuovi proprietari dell’azienda ai sindacati, viene scritto chiaramente che “il trasferimento alle dipendenze dei contratti di lavoro riguarda 191 dipendenti, con soluzione di continuità e con decorrenza dalla data di efficacia del contratto di vendita del complesso aziendale”.
E gli altri 162 lavoratori di Vaie e di Lecce “non previsti” nel piano che fine faranno? “Per i dipendenti eccedenti, l’azienda cedente procederà alle risoluzioni del contratto di lavoro nei termini e nelle modalità di legge, ferma restando la disponibilità ad un confronto con i sindacati”.
La prima riunione tra le parti in merito si terrà il 30 novembre all’Unione Industriale di Lecce, con la fase di consultazione sindacale da parte dei nuovi proprietari. Nel frattempo la società cedente e la nuova proprietà procederanno “all’esame congiunto della situazione”. Per affrontare l’argomento, a Vaie dovrebbe tenersi entro il 30 novembre una riunione sindacale.
Ora bisognerà capire se e quanti posti di lavoro saranno ridotti a Vaie e quanti a Lecce. Su 393 dipendenti totali, nelle due sedi dell’Alcar ci sono 40 impiegati, 350 operai, 2 dirigenti e 1 apprendista.
Di ufficiale, al momento, ci sono gli annunciati esuberi di 162 dipendenti, che dovranno andare a casa.
Al momento non si sa ancora in quale dei 2 stabilimenti saranno ridotti i posti di lavoro, se gli esuberi delle 162 persone riguarderanno sia Vaie che Lecce, oppure solo una delle 2 fabbriche.
Le varie voci in merito, al momento, non sono verificate e ufficiali: c’è chi parla della riduzione “alla pari” nelle due fabbriche, mantenendo un centinaio di posti di lavoro a Vaie e un centinaio a Lecce. Di sicuro c’è soltanto la riduzione della forza lavoro da 393 dipendenti a 191.
Ma proprio nel documento inviato dai nuovi proprietari, si parla in particolar modo del futuro di Vaie, dove la Ovv “intende prendere in affitto il ramo d’azienda, con il trasferimento in capo “dei rapporti di lavoro relativi agli addetti coinvolti, e avviare da subito la ristrutturazione e riorganizzazione dello stabilimento”.
Proprio perché, secondo i nuovi proprietari c’è “un progressivo, ma continuo calo degli ordinativi relativi alle produzioni eseguite presso lo stabilimento di Vaie”.
I nuovi proprietari vogliono quindi destinare a Vaie la “produzione di articoli destinati al mercato delle Officine Villa Vincenzo, che garantisce migliori possibilità di sviluppo”.
Per fare questo, “la Ovv intende prendere in affitto il ramo d’azienda di Vaie, con il conseguente trasferimento in capo a sé dei rapporti di lavoro relativi agli addetti coinvolti e avvierà da subito la ristrutturazione e riorganizzazione del sito”.
La notizia, almeno in questo caso, dovrebbe essere positiva rispetto allo stabilimento di Lecce, di cui nella lettera del 16 novembre neanche si parla. Almeno ci sarebbero prospettive nuove per la fabbrica della Valsusa. Ma per trasformare la Alcar di Vaie, c’è quindi “la necessità di aggiornare impianti e macchinari presenti nello stabilimento, per renderlo idoneo alle nuove produzioni ed in generale alle esigenze tecnologiche attuali”.

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