di THOMAS ZANOTTI (Fotografie da “DIARIO DE MALLORCA“, “EL MUNDO“, “LA VANGUARDIA” e “ULTIMA HORA“)
MAIORCA – Sembrava di essere in un film, ma invece era tutto vero e per molte ore abbiamo avuto paura. Dal primo pomeriggio del 9 ottobre tutte le Isole Baleari hanno vissuto in prima persona un’intensa e violenta “bomba d’acqua” che ha colpito la zona del Levante dell’isola di Maiorca, la piú grande dell’arcipelago.
Fortunatamente sono stato a casa in quelle ore nonostante la mattinata abbastanza calda e ancora soleggiata. A partire dalle ore 13 il panorama che si vedeva in lontananza dalle finestre non prometteva nulla di buono. Nel giro di mezz’ora un cielo nero e plumbeo si stava avvicinando piuttosto minaccioso in direzione del paese, tempo neanche di uscire per andare in terrazza e immediatamente dalla maglietta vedo che arrivano non le prime gocce leggere di pioggia, ma veri e propri goccioloni.
Con il trascorrere delle ore la pioggia è stata sempre piú intensa accompagnata da fulmini, lampi e tuoni ad oltranza. Intorno alle 15 e per piú di una volta la luce andava e ritornava a testimonianza che la situazione piano piano stava peggiorando. Verso le ore 17.30 decido di ammirare nuovamente dalle finestre se la situazione migliorava ma improvvisamente arrivó quello che non mi sarei mai aspettato ed è qui che ho avuto tanta paura: tutto il paese non si vedeva più per via dell’intensità della pioggia aiutata da fortissime raffiche di vento quasi come un monsone con la paura che prima o poi spazzasse via il tetto di casa: tutto quanto è durato per più di mezz’ora. L’intensa perturbazione è andata avanti senza sosta fino alle 22 circa quando finalmente la pioggia ha cessato di cadere con ancora i fulmini, lampi e tuoni in lontananza dirigersi verso il mare.
Molto turbato su quello che è avvenuto, ma allo stesso tempo curioso di cercare notizie sull’accaduto, l’indomani decido di seguire i vari notizari delle Isole Baleari per saperne di più. Ascolto e vedo praticamente di tutto: campi e strade completamente allagate, macchine distrutte e ribaltate, abitazioni e negozi sommersi dall’acqua, gente che piangeva perchè aveva perso praticamente tutto, paesi invasi dall’acqua e fango. Davvero un disastro nel disastro e anche un vero inferno.
Secondo i dati forniti dall’agenzia meteorologica spagnola (Aemet) leggo via Internet che nella zona del Levante sono cadute quantità di acqua (più di 200 litri per metro quadrato) impressionanti in alcuni paesi della zona dove abitiamo. Un paese situato a soli cinque chilometri dal “nostro” ha scaricato di tutto. Il torrente che attraversa proprio questo paese è rimasto ostruito in alcune parti del suo alveo causando un’esondazione che ha investito l’abitato. Secondo anche i vari notiziari vengo a sapere che tutta la zona risulta bloccata a causa di molteplici interruzioni delle sedi stradali e del crollo di alcuni ponti. È probabile che occorrano parecchi giorni, se non alcune settimane, prima che il traffico ritorni alla normalità. Finora le vittime accertate sono dieci tra cui due turisti inglesi e risulta disperso un bambino di cinque anni.
Molte persone sulle strade del paese travolto dall’alluvione così come pompieri, rappresentanti della Protezione Civile, ausiliari del traffico, Guardia Civil, esercito e volontari vari hanno prestato soccorso e sgomberato le macerie. Inoltre nella stessa giornata sono arrivate anche le autorità locali tra cui la Presidentessa del Governo delle Isole Baleari Francina Armengol e direttamente da Madrid il Presidente del Governo Spagnolo Pedro Sánchez, per visitare le località disastrate, ma soprattutto per confortare e incontrare le popolazioni colpite dal tragico evento.
Oltre a loro due si era unito il giorno dopo la tragedia anche il popolare tennista spagnolo nativo di Maiorca Rafael Nadal: per qualche ora si è offerto come volontario nella pulizia di un grande negozio nel paese piú disastrato dal forte maltempo dimostrando di essere un vero campione non soltanto nei campi da gioco. Purtroppo a pochi giorni dalla festa nazionale spagnola in programma il 12 ottobre, tutta la Spagna e in particolare le Isole Baleari proclameranno delle giornate di lutto in ricordo delle vittime dell’alluvione.