ALMESE DICE ADDIO AL SUO GRANDE ATLETA PIERO GHIBAUDO

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di MARIO RAIMONDO

Ci sono volte in cui vorresti che il calamaio fosse secco e la carta finita… Non vorresti mai scrivere perchè davvero t’accorgi che gli ‘altri’ sono ‘noi’…
La scomparsa dell’amico Piero Ghibaudo per Almese è davvero un fulmine a ciel sereno, qualcosa che giunge inaspettato… qualcosa che giunge in modo subdolo, che ti colpisce alle spalle… ti lascia senza parole.
Eravamo amici da lunga data, perchè già tuo padre Giovanni e mio padre negli anni della loro infanzia abitarono insieme ‘tla curt d’Roc, in via Roma e spesso Giovanni me lo raccontava. Tua madre e la mia poi, pur abitando in paesi diversi, per un certo periodo lavorarono insieme, se ricordo bene, al Cotonificio di Sant’Antonino. E così, quando furono coppie sposate, l’amicizia divenne doppia, abitando nello stesso paese…
I mobili di casa nostra arrivavano tutti dal vostro negozio ed il mio primo materasso in lana che mamma mi fece avere, fu cardato da tuo padre… Mi sembra di rivedere, come in un sogno, quella volta che portò la lana a tuo padre e lui che si mise subito all’opera, tirando fuori dai sacchi quella lana, disponendola su quella tramoggia, che mi sembrava, chissà perchè, la versione minore della macchina che batteva il grano… S’alzava nell’aria una polvere fine e mentre le nostre madri chiacchieravano nella felicità degli Anni Sessanta, noi andammo giù al fondo del magazzino… La faceva bella mostra una bicicletta e tu ci saltasti sopra e via come il vento…
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Era la tua passione! Tanti anni dopo, ‘quella’ bicicletta ti avrebbe portato sulle strade d’Italia, sino al Giro. Sembrava una favola ma era proprio la realtà: un ciclista di Almese a fianco dei grandi Campioni. Avevi il fiato, la testa, il cuore… Eri il nostro Bartali, il nostro Coppi. Pedalavi senza risparmiarti, macinavi i chilometri d’asfalto con la forza della volontà, con la determinazione che scaturisce dalla passione… Scalavi le vette senza timore, sino ad oggi… l’ultima vetta, dove ti ha accolto a braccia aperte il Signore dell’Eternità e dell’Immensità. Questa sera Almese è triste, buia. Questa sera Almese ha perso Piero Ghibaudo, il suo Grande Campione.

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