ALMESE E LE BUGIE SULLA RACCOLTA RIFIUTI: NON È UN PAESE VIRTUOSO

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Raccolta-differenziata

di MARIO RAIMONDO

Anche quest’anno, seguendo una tradizione ormai consolidata, il Sindaco, preso penna e calamaio, ha scritto una lettera ai concittadini, sul tema dei rifiuti urbani. Un tema per altro spinoso ed oneroso visto i costi di raccolta e smaltimento da parte dell’azienda che se ne occupa, monopolista de facto.

La prima cosa che salta all’occhio, nella lettera del Sindaco Ombretta Bertolo, è la fine del mito tanto sbandierato nel passato (si ricordano ancora i manifesti che alcuni anni fa, a conclusione della sterile battaglia contro il porta a porta, furono appiccicati sui muri del paese con il claim: “A volte i numeri valgono di più di tante parole”) dalle precedenti amministrazioni, secondo cui Almese è (era) il paese più virtuoso della valle. Questo valore non rispecchia l’effettiva capacità di differenzazione degli abitanti, in quanto tolti i rifiuti provenienti dalle attività di potature (il verde) la percentuale di raccolta differenziata del Comune nel 2014 risulta inferiore al valore limite previsto per legge (65% che era da raggiungere entro la fine del 2012).

Fine di una favola, dunque! Ma non basta. Continua nella lettera il Sindaco: “Un altro dato preoccupante è quello riguardante la qualità dei rifiuti differenziati in quanto un’elevata percentuali di essi non è conferito in modo corretto. E’ possibile avere una percezione diretta della poca attenzione con cui spesso tutti noi smistiamo i rifiuti aprendo uno qualunque dei  bidoni delle isole ecologiche. Alcuni amministratori in prima persona, durante delle ispezioni a campione dei cassonetti, hanno potuto costatare la presenza di rasoi, giochi e oggetti di plastica dura in molti bidoni di raccolta della plastica, i quali dovrebbero contenere esclusivamente imballaggi in plastica puliti.”

Altre segnalazioni sono peraltro giunte dall’azienda che si occupa della raccolta rifiuti e riguardano ad esempio impurità nella filiera della raccolta del vetro ed il conferimento nella raccolta indifferenziata di materiali che avrebbero potuti essere tranquillamente conferiti nelle filiere di selezione. Che fare dunque? Premettendo che nessuno ha la bacchetta magica il Sindaco ricorda che i comportamenti dei singoli- ed in fatto di raccolta differenziata dei rifiuti questo è davvero evidente – vanno ad incidere sul risultato finale.

Due dati riportati nella lettera fanno capire quanto il problema rifiuti sia impellente: ogni cittadino italiano produce in media qualcosa come 500 chilogrammi di spazzatura all’anno ed ogni famiglia italiana butta via ogni settimana 8 kg. di cibo. Agire su questo fronte è davvero una necessità urgente: un primo metodo applicabile subito può essere quello di diffondere ulteriormente la pratica del compostaggio domestico, cosa che nei paesi fatti da perlopiù da unità abitative mono o bifamigliari, può, con un pizzico di volontà dell’utenza, essere fatto immediatamente. Un secondo aspetto riguarda la filiera dei consumi, ossia introdurre nella mentalità del cittadino, l’idea  del riutilizzo–riciclo degli imballaggi, cercando comunque di privilegiare in fase di acquisto quei prodotti che hanno imballaggi meno voluminosi od i prodotti che si possono vendere alla spina e che non richiedono imballaggio ad hoc.

“Al fine di contrastare l’aumento sempre più vertiginoso della tassa rifiuti – continua la lettera del Sindaco-  l’amministrazione ha intrapreso una serie di azioni mirate ad abbattere la parte di aliquota che rientra nelle competenze comunali. Da gennaio 2015, infatti, è in corso la sperimentazione per introdurre la nuova tariffazione puntuale: grazie a questa modalità di calcolo, la nostra tassa verrà calcolata sulla base della quantità di rifiuti non differenziabili che produrremo, quindi: meno rifiuti non differenziabili produco, meno pago. E’ quindi fondamentale impegnarsi in due direzioni: diminuire la quantità di rifiuti prodotti e migliorare la qualità dei rifiuti differenziati.” Fin qui la lettera del Sindaco. Un invito saggio affinchè ogni cittadino- utente adotti comportamenti virtuosi ed ecologici per evitare salassi all’ambiente ed ad un portafoglio sempre più tartassato.

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