ALMESE – Filippo Graglia è un giovane ingegnere aerospaziale che ad un certo punto della vita decide di intraprendere un viaggio in bicicletta, un lungo viaggio. Parte da Castelnuovo Don Bosco, il suo paese, per raggiungere Gibilterra. Ma non ha ancora idea di dove possa arrivare, vive un po’ alla giornata, in base alle sue forze. Entra in Africa e la percorre tutta per un totale di 25.000 chilometri e 615 giorni di viaggio.
Partito il 2 gennaio del 2018, arriva il 2 luglio 2019 a Città del Capo in Sudafrica. Ad accompagnarlo la sua fida bicicletta rinforzata per poter affrontare il lungo viaggio e trasportare i suoi bagagli. L’energia per affrontare un viaggio simile? La grande amicizia e ospitalità trovata durante il lungo viaggio.
In ogni villaggio in cui arrivava, c’era sempre una famiglia disposta a dargli un pasto e un posto dove dormire. Ovviamente ci sono stati anche momenti difficili, come la malaria e due arresti in Nigeria perché sospettato di essere un terrorista. Filippo ha scritto anche un bel libro dove racconta la sua esperienza “All’orizzonte un toubabou”. Toubabou in molti dialetti africani sta a indicare la persona dalla pelle bianca, lo straniero.
Graglia racconterà la sua storia giovedì 3 marzo presso l’oratorio di Rivera di Almese in una serata organizzata dall’associazione Sul tornante. Si ricorda che l’ingresso è gratuito ed è obbligatorio l’utilizzo del Green Pass. La prenotazione è obbligatoria scrivendo una mail all’indirizzo info@sultornante.it.