di ALBERTO DOSIO
ALMESE – Sovente era la prima persona che vedevo fuori casa dopo la sveglia al mattino e, come me, questo capitava a molti. Aprivo la porta, con qualsiasi tempo e lui chiedeva : “E tu Albi, cosa hai fatto di bello oggi?”. E io rispondevo: “Ho letto i giornali dal giornalaio senza comprarli”.
In realtà i giornali e le riviste li acquistavo, sono notoriamente appassionato di fotografia, ma ormai era una battuta mutuata da “I Simpson” che ci facevamo spesso. Lui sorrideva.
Sto scrivendo del giornalaio di Almese, l’edicolante, ma per molti Luca, Luca D’Auria.
Se ne è andato nella giornata di ieri, il cuore sembrerebbe lo abbia tradito. Quel cuore che ogni mattina lo faceva sorridere e scherzare con i clienti abitudinari, assonnati, che spesso da lui, in quell’edicola, si godevano il primo calore durante l’inverno o i profumi che il vento della Valsusa trasporta nelle altre stagioni.
Scherzavamo sempre, battuta pronta e carattere schietto e frizzante. Quando una persona come lui ci lascia così, all’improvviso, non rimane molto da dire o da scrivere, se non ricordare i momenti di allegria e simpatia trascorsi insieme, anche solo in quei pochi minuti dove il gesto più banale e anonimo di acquistare il giornale al mattino, con Luca diventava un po’ speciale.
“Ciao, buon giorno! Posso avere un sorriso?”
Era così che salutavo Luca, entrando nella sua edicola,
per acquistare “Sorrisi e canzoni”.
Qualche volta ero più esigente: “Oggi vorrei anche la Luna!”
“Tu puoi avere anche quella!”, rispondeva Luca ridendo divertito,
mentre mi allungava una copia di “luna nuova”.
Ancora non riesco a realizzare l’accaduto, non può essere…
Luca, quel ragazzo così solare, gentile, sempre pronto a scherzare,
non c’è più…