ALMESE, PRESENTATO IL NUOVO PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

dall’UFFICIO STAMPA COMUNE DI ALMESE

ALMESE – Una serata molto partecipata quella di giovedì 30 novembre, con l’auditorium Magnetto che ha registrato il tutto esaurito: la risposta degli almesini all’appello dell’amministrazione comunale, che ha organizzato una serata interamente dedicata alla protezione civile e alla messa in sicurezza del territorio, è stata molto forte.

Si tratta del momento di presentazione ufficiale del nuovo piano di protezione civile alla popolazione: una prima restituzione che ha permesso di fare il punto sul lavoro svolto in questi anni, dalla prima esercitazione del settembre 2015 ad oggi.

Dopo gli interventi istituzionali del sindaco Bertolo e del vice sindaco Piacenza, che ha brevemente illustrato i presupposti che hanno portato al lavoro di redazione del Piano di Protezione Civile ed in particolare i dati che sono emersi dall’esercitazione del 2015, si sono succeduti i tre relatori della serata.

L’architetto Alberto Brasso, il professionista che ha redatto il Piano, ne ha illustrato i principi ispiratori e una sintesi dei contenuti – ricordiamo che esso è composto da più di 200 documenti. Di particolare rilevanza sono: l’osservazione, l’analisi del territorio e dei rischi, l’organizzazione e la definizione delle procedure. “Il cuore del sistema sono i Comuni, – ha illustrato Brasso – come previsto dalla Legge 225 del 1992, e un piano permette di essere pronti nel momento in cui non ci sono emergenze per poterle affrontare nel momento in cui queste debbano verificarsi. Il piano affronta tutti i rischi presenta sul nostro territorio in base alla probabilità che essi si verifichino: da ricordare quelli a rischio medio-alto come le alluvioni e le frane, gli eventi meteorologici eccezionali, e quelli a rischio medio come i terremoti, gli incendi seguiti dal rischio di inondazione a causa della rottura di dighe e quello nucleare – dovuto alla presenza di trasporti di scorie nucleari che transitano sulla linea ferroviaria Torino-Modane. E’ da questa attenta analisi che si sviluppa l’organizzazione e la definizione di procedure che in caso di emergenza che possano permettere di intervenire rapidamente e in maniera coordinata”.

L’intervento dell’ingegnere Maurizio Rosso ha permesso di condividere il lavoro del progetto preliminare di messa in sicurezza del torrente Messa, per quando riguarda la sistemazione degli argini e opere di consolidamento e che impediscano il trasporto di detriti di grosse dimensioni e che, in definitiva, scongiurino il più possibile il rischio di un esondazione. La redazione del progetto permetterà di accedere, attraverso la Regione Piemonte, ai finanziamenti statali per la sua realizzazione.

Infine il tenente colonnello Diego Noveri dei Carabinieri Forestali ha illustrato le principali cause che favoriscono gli incendi, che normalmente hanno esclusivamente natura dolosa o colposa. Una corretta manutenzione del territorio – a partire dai terreni privati – con il taglio degli alberi che sovrastano i tetti delle case o che sono troppo vicini ad esse e di pulizia da sterpaglie e rami e foglie secche – principale causa di propagazione – possono davvero fare la differenza.

L’intervento finale di Luca Mercalli che, da cittadino di Almese, ha partecipato alla serata, ma che ha coinvolto il sindaco e i relatori in un piccolo momento in chiave semi seria per ricordare quali siano le principali regole di comportamento da tenere nei momenti di emergenza e come possono informarsi i cittadini per essere a conoscenza – prima – dei rischi meteo.

“La risposta delle persone è stata per noi un rimando molto forte”, ha dichiarato il sindaco Bertolo. “Ringrazio tutti per la partecipazione attenta. Stiamo lavorando per il territorio e il piano è solo l’inizio. Vogliamo che il “fare” protezione civile non sia solo un qualcosa sulla carta ma diventi, come hanno molto bene illustrato i relatori della serata, un sistema che coinvolga tutti, a partire dai cittadini. Abbiamo toccato con mano in questo ultimo anno cosa significhi un’alluvione e i danni che può provocare. Questa serata di restituzione ai cittadini è un primo passo, dietro c’è un lavoro di due anni. L’impegno dell’Amministrazione comunale per la messa in sicurezza degli edifici scolastici va in questa direzione: uno sforzo notevole che tutela i bambini – la parte di popolazione più vulnerabile. Ma il lavoro più importante lo possono fare i cittadini. Essi devono essere consapevoli e informati e in grado di affrontare l’emergenza senza diffondere il panico e senza ostacolare i soccorritori. E’ importante che tutti i cittadini siano consapevoli e solidali tra loro. Utilizzare il sito istituzionale del comune e i social ufficiali per avere informazioni di prima mano e aggiornamenti e consultare i bollettini dell’Arpa Piemonte e della Protezione Civile. Riprendo qui alcuni punti in breve: per il rischio terremoto è vivamente consigliato far effettuare da un professionista un’analisi statica del proprio immobile. Uscire il più velocemente possibile dall’abitazione o se non c’è tempo posizionarsi sotto le parti strutturali. L’alluvione è un evento maggiormente prevedibile: non uscire di casa, non stare in cantina o garage, nei sottopassi; le auto si ricoverano prima del picco dell’alluvione, si sta nei piani alti delle case. Tutti coloro che risiedono in zone esondabili, oltre all’opuscolo che a breve verrà distribuito a tutti con le indicazioni operative in caso di emergenza aggiornate secondo il nuovo piano, riceveranno una comunicazione specifica con indicazione delle zone esondabili e punti di raccolto. E’ importante studiare le vie di fuga e farlo insieme alla propria famiglia. Infine per quanto riguarda gli incendi, a dicembre verrà emanato il nuovo regolamento di polizia rurale: i proprietari di terreni incolti vicino alle abitazioni dovranno provvedere alla loro pulizia almeno una volta all’anno, gli alberi ad alto fusto vicini alle case vanno tagliati o posizionati entro una fascia di sicurezza, in caso di incendio i proprietari verranno ritenuti responsabili in caso di inadempienza. Aggiungo: rispettare sempre il divieto di accensione dei fuochi, può fare la differenza. Ringrazio davvero tutti i volontari della Protezione Civile Valmessa, gli AIB, i Vigili del Fuoco di Almese, i Carabinieri Forestali, la Croce Rossa di Villar Dora e i Carabinieri e il Corpo di Polizia Municipale che, insieme agli altri dipendenti comunali, hanno supportato i professionisti incaricati e permesso tutto questo”.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.