di B.P.
ALMESE / GENOVA – Domenica 4 febbraio ventuno alunni della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo di Almese, hanno partecipato alla qualificazione, per il Nord-Ovest d’Italia, della FIRST LEGO League che si è disputata in Liguria nella città di Genova.
La FIRST LEGO League è una sfida mondiale per qualificazioni successive di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 fino ai 16 anni che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative.
La manifestazione richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca, con tutti i criteri caratteristici del protocollo scientifico, su una problematica attuale, ma FIRST LEGO League non è solo robotica. Le squadre devono inoltre dimostrare di seguire i valori fondamentali (Core Values) di FIRST LEGO League, che richiedono ai ragazzi la capacità di lavorare in gruppo e di rispettare gli altri partecipanti.
FIRST LEGO League nasce nel 1998 dalla collaborazione tra LEGO e FIRST (acronimo dell’Associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology, ovvero “Per l’ispirazione e la valorizzazione di Scienza e Tecnologia”). Per mettere sullo stesso piano concorrenti di età differenti, i promotori della manifestazione hanno pensato di proporre a tutti i partecipanti l’uso esclusivo dei materiali LEGO Mindstorms per la realizzazione dei robot.
La sfida è uguale in tutto il mondo. Attualmente sono coinvolte 88 nazioni distribuite sui cinque continenti. Le qualificazioni partono dalla fase regionale per proseguire in quella nazionale, che fornisce l’accesso alle manifestazioni internazionali, continentali e mondiali.
L’Istituto Comprensivo di Almese, con l’intento di innovare i tradizionali processi di apprendimento-insegnamento, è, da anni, impegnato nello sviluppo di percorsi d’innovazione delle pratiche didattico-metodologiche. Molte sono e sono state le proposte ed i progetti volti a sviluppare competenze che consentano agli alunni di acquisire autonomia, capacità critica e di identificare strumenti che permettano loro di guardare la realtà con spirito critico, aperto e responsabile. La robotica educativa è una di queste proposte.
I ragazzi della scuola almesina, accompagnati dagli insegnanti e da alcuni genitori, suddivisi in due squadre dai nomi singolari, “APOLLOARROSTO” e “ASTERID”, rispettivamente in arancione e in azzurro, si sono classificati rispettivamente quindicesimi e decimi su ventidue teams in totale.
Quest’anno il tema della gara titolata “INTO THE ORBIT”, era lo spazio: alle squadre è stato chiesto di esplorare, affrontare sfide e trovare soluzioni innovative nella vasta distesa dell’universo.
Come si è detto, oltre la gara di robotica che richiede capacità di programmazione, di cui inoltre è necessario render conto ad una commissione tecnica, i teams devono dimostrare di aver messo in pratica i “CORE VALUES”, in particolare di essere stati innovativi, di aver esplorato nuove idee ed abilità, di saper applicare ciò che si è imparato per migliorare il proprio mondo, di aver lavorato in squadra, accettandosi l’uno l’altro, ciascuno con le proprie peculiarità. E per finire è necessario presentare un progetto scientifico inerente al tema: gli APOLLOARROSTO si sono cimentati nel voler produrre ossigeno con piante illuminate da lampade alimentate da “biciclette” con cui gli astronauti fanno moto, mentre gli ASTERID si sono occupati di pensare ad un gioco che permettesse agli ospiti della stazione internazionale di svagarsi facendo comunque dell’esercizio fisico.
Il mercoledì precedente alla gara di Genova, i ragazzi hanno incontrato, nell’Atelier della scuola, Linda Raimondo, almesina, ex studentessa dell’Istituto, che ha vinto un un importante concorso, indetto dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), dal titolo “Space Exploration Master”. Gli alunni, che sono stati entusiasti del tempo passato con lei, le hanno presentato i loro progetti e Linda ha saputo ascoltarli e consigliarli.
La giornata a Genova è stata intensa, tutti erano molto coinvolti, talvolta preoccupati, in altri momenti entusiasti. Grande è stato il tifo che le squadre si sono fatte a vicenda ed enorme la soddisfazione quando i robot hanno portato correttamente a termine i percorsi previsti.
È questo il secondo anno che la scuola almesina prende parte alla manifestazione, migliorando i propri risultati. Gli alunni sono tornati a casa con una meravigliosa e speciale medaglia al collo, ma soprattutto ricchi di esperienza, di spirito di squadra, di soddisfazione per un lavoro in cui si è dovuto mettere in campo una serie di competenze che contribuiscono a formare ragazzi che imparano cimentandosi in compiti di realtà.
Non si dimentichi che il loro successo e la loro soddisfazione per un compito portato bene a termine è ciò che più appaga e ricarica positivamente chi li affianca nel percorso di crescita.