di SERGIO DIECIDUE (sindacalista Uil)
Il 25 luglio l’azienda francese di Auchan ha inviato ad alcune cassiere dell’ipermercato di Rivoli una lettera di missione temporanea presso l’ipermercato di Cuneo. Questi spostamenti sono determinati da un bisogno d’organico nell’iper di Cuneo? No. A nostro parere sono esclusivamente la conseguenza del rifiuto da parte di tali lavoratrici part time, che l’azienda stravolga loro l’orario di lavoro, la cui stabilità è garantita dalla legge.
La rigidità delle lavoratrici meritava questo accanimento aziendale?
No! Le lavoratrici, infatti, hanno offerto la loro disponibilità a concordare un orario di lavoro diverso, che cogliesse, nel limite del possibile, le richieste di flessibilità dell’azienda, ma nell’ambito di garanzie fissate da un accordo collettivo sindacale.
Auchan, per contro, ha preteso mano libera con le lavoratrici, respingendo ogni loro tutela sindacale e pur di raggiungere il suo scellerato scopo, mette in atto ingiustificate azioni di ripicca, come questi inutili spostamenti, ritenendo così di annullare i diritti delle lavoratrici.
Contro l’arroganza aziendale e per i diritti delle lavoratrici è proclamato lo stato di agitazione con i seguenti immediati effetti: blocco delle prestazioni straordinarie e supplementari.
Qualora l’Azienda dovesse persistere nelle sue posizioni, saranno intraprese senza preavviso, mirate iniziative di sciopero.
Aderite tutti, perché se si abitua l’azienda a calpestare impunemente i diritti dei lavoratori, oggi agli uni domani agli altri, prima o poi tocca a chiunque, compresi i livelli professionali superiori.
Sergio Diecidue, FILCAMS, UILTuCS E LE R.S.U.
Basterebbe, almeno per un giorno; che nessuno andasse a comprare .