di ENZO MARCUZZI (Sindacalista Cgil)
La Filt Cgil è molto preoccupata per l’andamento dell’attuale stagione sciistica in Piemonte. Ad oggi centinaia di lavoratori addetti al funzionamento degli impianti di risalita in Piemonte sono a casa senza lavoro, e senza alcun ammortizzatore sociale.
Ormai sono diverse stagioni che l’apertura degli impianti di risalita risulta essere problematica per carenza di neve, causando perdite di giornate lavorative che si possono quantificare in diverse decine di migliaia, con conseguente riduzione di reddito, e parliamo solo del comparto impianti a fune; non dobbiamo però dimenticare tutti gli altri comparti legati alla filiera, personale degli alberghi, personale legato al commercio, personale legato alle pulizie degli appartamenti affittati, personale dei sistemi di trasporto, maestri di sci, etc.
Si può calcolare che diverse decine di migliaia di lavoratori piemontesi legati al trasporto a fune e a tutto l’indotto siano a casa senza lavoro e senza reddito dall’inizio di Dicembre. Certo le stagioni si accorciano ma qualche soluzione bisogna trovarla, e quella che circola in questi giorni ci pare fattibile, ci riferiamo al prolungamento delle vacanze scolastiche del mese di febbraio di tre giorni, in modo da creare una settimana di vacanza.
Tre giorni, solo tre giorni che permetterebbero il prolungamento della stagione con benefici grandissimi, arrecando, crediamo, pochissimi o nessun disagio a lavoratori di altri settori, tre giorni che si possono recuperare all’inizio delle vacanze estive o al loro termine.