ALTA VALSUSA, L’IMPORTANZA DEI TEST SIEROLOGICI: “NON GENERANO CONTAGI, MA LI INDIVIDUANO”

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di MAURIZIO ROTA (Ipermercato Le Baite di Oulx)

OULX – Da oggi i residenti e i turisti dell’Alta Valle di Susa avranno a disposizione il mercoledì e la domenica di ogni settimana per effettuare i test sierologici previsti dal progetto “Valsusa Open Valley”, che in due settimane ha superato il numero di 1.200 adesioni.

Ritengo che Elena Tamagno, Simona Frigerio e Paolo Narcisi, della Pubblica Assistenza di Sauze d’Oulx e di Rainbow 4Africa, assieme a tutti i volontari delle Associazioni del territorio che collaborano al progetto, siano riusciti a realizzare qualcosa di veramente importante per l’Alta Valle perché oggi “Valsusa Open Valley” è potenzialmente in grado di effettuare tra i 150 ed i 200 test giornalieri con un esito in tempo reale in caso di assenza di contatto con il Virus, e effettuando immediatamente il tampone se vi sono tracce di anticorpi con una risposta da parte del laboratorio CDC di Torino entro le 24 ore.

Crediamo che si tratti di un unicum nel suo genere frutto di una proficua collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, Associazioni del Volontariato e Imprenditori della Valle che, a fronte di un contributo di soli 15 euro per i residenti e di 30 euro invece per i turisti, ha messo a disposizione del territorio uno strumento di controllo della presenza del Virus e di prevenzione della possibilità del riaccendersi di nuovi contagi.

Quando qualche giorno fa, sono risultati positivi al tampone alcune delle persone sottopostesi al test è circolata la voce di un “Aumento dei contagi in Valsusa”, mentre la notizia corretta da diffondere era quella che erano state individuate delle persone che potenzialmente avrebbero potuto dare origine a nuovi focolai. Il test non genera contagi, li individua e nel caso ne impedisce la diffusione mettendoli sotto controllo.

Alle Baite a metà maggio abbiamo proposto a tutti quelli che operavano nel Centro Commerciale di sottoporsi su base volontaria al test sierologico, ottenendo un’adesione totalitaria e i risultati di test e tamponi hanno dato come responso che in quel momento nessuno di loro era contagioso, ma se qualcuno fosse risultato positivo come imprenditori saremmo stati orgogliosi di avere prevenuto con il suo isolamento, il rischio di un possibile contagio per i suoi colleghi e per i clienti. Oggi non esiste la possibilità di garantire che una struttura commerciale o ricettiva è immune dal rischio, ma ovviamente maggiori sono i controlli sulle persone che vi lavorano e su quelli che la frequentano minore sarà il rischio, quindi abbiamo proposto a tutti quelli che verranno assunti per la stagione estiva di aderire al progetto “Valsusa Open Valley” per poter continuare a dire che tutti quelli che lavorano alle Baite sono stati controllati, e promuoviamo il progetto informando tutti i nostri clienti sulla possibilità di sottoporsi al test. Fino a che non ci sarà un vaccino esistono solo due modi per arginare il Covid-19: evitare il contatto con altre persone o mettere in atto dei metodi di controllo sul maggior numero di persone possibile per ridurre il rischio e ottenere la famosa immunità di gregge.

Questo è lo scopo del progetto e la sua validità dipende dal numero delle persone che volontariamente decideranno di sottoporsi al test scambiandosi una sorta di garanzia reciproca sulla riduzione del rischio di contagio. Raggiungere il numero di 3.000 soggetti che volontariamente si sottoporranno al test è un obbiettivo sicuramente alla portata, e questa numerica garantirà una base statistica sufficientemente ampia per permettere alle due università di Genova e Torino che collaborano al progetto di elaborare i dati e trarre delle conclusioni attendibili sullo stato di salute dell’Alta Valle di Susa.

Sta quindi agli abitanti, agli imprenditori del commercio e del turismo, e a tutti quelli che hanno deciso di trascorrere un periodo di vacanza nelle nostre vallate determinare il livello di validità dell’indagine epidemiologica: più persone aderiranno e maggiore sarà il controllo sanitario sul territorio.

 

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