di ANTONIO CANALIA (POTERE AL POPOLO BASSA VALSUSA)
AVIGLIANA – La mozione di censura presentata nel Consiglio Comunale dì Avigliana di lunedi 14 maggio dal gruppo consigliare di minoranza “Adesso Avigliana” contro l’assessora Fiorenza Arisio, perchè il 15 febbraio scorso in piena campagna elettorale ha partecipato ad una manifestazione di Potere al Popolo davanti ad Amazon, si è conclusa con una sonora disfatta.
Non solo tutta la maggioranza di “Avigliana Città Aperta” ha respinto la mozione, a partire dal sindaco Archinà che ha difeso con forza la scelta personale dell’assessora Arisio e il suo diritto costituzionale di poter manifestare le proprie opinioni politiche sulla difesa dei diritti dei lavoratori, che nulla hanno a che fare con le scelte prettamente aziendali di Amazon, ma anche gli altri gruppi consiliari non hanno sostenuto la mozione presentata da Tony Spanò: il “Movimento 5 Stelle” ha votato contro, così “Progetto Avigliana” di Picciotto, “Avigliana Viva” (PD) si e astenuta.
Il Consiglio Comunale ha giustamente respinto la richiesta fatta da chi ha il vizio di censurare il pensiero e le azioni altrui ed ignora le più elementari regole della democrazia.
Purtroppo sono ancora molti coloro che non conoscono i principi sempre attuali della nostra Costituzione. Però c’è sempre tempo per imparare.
Noi continueremo la nostra quotidiana iniziativa per il rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, rivendicando con forza migliori condizioni di lavoro, una occupazione stabile e uno stipendio che permetta ad ognuno di vivere e progettare il proprio futuro.
Ovunque c’è sopruso, sopraffazione, ingiustizia, sfruttamento, noi cercheremo di esserci a praticare il conflitto per far applicare i diritti acquisiti e conquistarne altri negati.
Buongiorno, sono convinto che aspirare sempre a condizioni migliori, sia la ricetta per una qualità del lavoro e di vita migliori. Ritengo che a questo proposito perdere una azienda che da posti di lavoro, sia un chiaro impoverimento dell famiglie che comunque ci marcerebbero. Forse il tessuto politico, se non comprende che il consumatore si nutre di prezzi bassi e poi di prezzi ancor più bassi, forse questo tessuto politico a mio dalle smagliature grandi come voragini, dovrebbe tornare a giocare a Monopoli, li soldi case aziende e vita sociale, appartengono ad una finzione e nulla rispecchi in nessun modo la realtà quotidiana della vita delle persone. Meglio un uovo oggi che una gallina domani.
Cari amministratori di sogni che fate politica inutile, l’età della pietra non esiste ma la state ricreando e questo porta povertà malattie e sterilità.
In generale, i prezzi bassi fanno piacere a tutti, ma bisogna essere consapevoli che si ottengono con stipendi bassi, spremendo al massimo il lavoratore e con le cosiddette “economie di scala” cioè anzichè 3 negozio (es uno di alimentari, uno di casalinghi e uno di libri) ciascuno con 1 cassiere e 1 commesso, fai un negozio che vende alimentari+casalinghi+libri e metti 1 cassiere e 1 commesso e, grazie ai costi +bassi, i prezzi possono essere più bassi.
E gli altri 3 negozi possono chiudere.
Qual è il saldo occupazionale?
Ovunque c’è sorpruso, sopraffazione, ingiustizia, sfruttamento noi ci siamo………anche a Cuba,Nord Corea,Cina le Tre C.