ANCHE GIAVENO CONTRO LO SPOSTAMENTO DEL LABORATORIO ANALISI

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dalla CITTÀ DI GIAVENO

GIAVENO – L’amministrazione comunale desidera spiegare la sua posizione in merito, aggiornando la cittadinanza sullo stato di avanzamento della revisione organizzativa della rete ospedaliera. La situazione d’incertezza sull’Ospedale di Rivoli, emersa anche sulla stampa dell’ultimo mese, crea preoccupazione nei cittadini fruitori del servizio sanitario di Giaveno e di tutta la Val Sangone.

L’utenza dell’ospedale di Rivoli è ampia, si parla anche di una popolazione residente pari a quasi 600.000 persone (comprendendo pure la Val di Susa).

Auspichiamo anche noi, come il Comune di Avigliana e Rivoli, che la Regione possa rivedere il suo piano sullo spostamento dell’attuale laboratorio analisi di Rivoli. Dopo aver speso così tanti soldi sulla struttura non vediamo alcuna razionalizzazione dei costi nell’individuazione di un unico hub centrale a Torino (con ulteriori investimenti da fare), anzi crediamo che possano nascere degli ulteriori costi dovuti alla logistica dello spostamento del materiale biologico, e un abbassamento sostanziale del livello del servizio rispetto ai cittadini. È inevitabile che non sarà più garantita la tempestività attuale del nuovo centro analisi di Rivoli se l’hub dovesse diventare l’Ospedale Mauriziano di Torino.

Chiediamo pertanto alla Regione, al Presidente Chiamparino e all’Assessore Saitta di fare un passo indietro rispetto alle vecchie scelte e di modificare la delibera regionale del 2015 che aveva individuato nel laboratorio del Mauriziano l’unico centro verso cui far confluire gli esami svolti dall’Asl To3 (Pinerolo e Rivoli) e dall’Ospedale San Luigi di Orbassano.

Siamo contenti di poter ricordare che nel marzo del 2017, meno di due anni fa, il Piemonte finalmente e ufficialmente è stato dichiarato fuori dal piano di rientro e precommissariamento che durava da circa sei anni, fin dal 2010, dopo dei risultati di gestione non proprio brillanti delle precedenti amministrazioni.

Inoltre la nostra Regione per il 2018 risulta al terzo posto della griglia LEA sul monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza, dietro soltanto alle regioni della Toscana e del Veneto. Per mantenere questi livelli e poter ancora migliorarsi riteniamo che il presidio di Rivoli debba acquisire sempre più importanza per i cittadini della nostra valle.

Purtroppo non possiamo ancora dirlo con certezza e aspettiamo gli atti formali, anche se ci sentiamo abbastanza rassicurati dalle parole dell’Assessore Saitta che si è dimostrato possibilista nel rivedere il piano di riorganizzazione, come già annunciato anche a mezzo stampa – affermano l’Assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali Enza Calvo e la Consigliera delegata alle politiche giovanili e agli anziani Raffella Vercelli a nome dell’amministrazione – E siamo anche ottimisti grazie all’intervento degli stessi consiglieri di maggioranza in Regione, in particolare del consigliere Appiano del PD, che con una mozione presentata in consiglio il 28 novembre scorso, a firma di tutti i gruppi di maggioranza, impegna la giunta a fare un passo indietro“.

Aspettiamo fiduciosi l’esito del tavolo tecnico di lavoro fra il Direttore dell’Assessorato alla Sanità della Regione, il Direttore dell’Asl To3 e il Direttore del San Luigi. Speriamo che l’esito arrivi il prima possibile per poter tranquillizzare i nostri cittadini” – spiega il Sindaco Giacone – Penso che come rappresentanti dei cittadini giavenesi non possiamo che auspicare la marcia indietro e augurarci che l’Ospedale di Rivoli diventi sempre più un centro di eccellenza dove poterci curare con serenità e tempestività“.

L’OPPOSIZIONE (TIZZANI): “CI VUOLE UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO”

Il gruppo “Per Giaveno” ha ritirato il punto all’ordine del giorno sul laboratorio analisi, relativo al trasferimento da Rivoli al Mauriziano. “Abbiamo fatto questa scelta come gruppo “Per Giaveno”, poiché la maggioranza stava per abbandonare l’aula per non far discutere il punto – dice Tizzani – Per noi questo è un ordine del giorno che riteniamo importantissimo, vista la delicatezza dell’argomento ed i suoi riflessi sulla salute pubblica e merita una serena discussione senza strumentalizzazioni e polemiche. Abbiamo quindi scelto di ritirarlo e riportarlo in discussione richiedendo un consiglio comunale aperto su questo argomento che interessa tutti i cittadini”.

 

 

 

 

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