dal COMUNE DI GIAVENO
GIAVENO – La Città di Giaveno invita i cittadini venerdì 27 settembre in piazza Statuto a Torino alla terza mobilitazione internazionale del Global Strike, lo sciopero mondiale per il clima.
Questa manifestazione portata avanti dal movimento giovanile Fridays for Future, la cui esponente più nota è l’attivista svedese Greta Thunberg, chiede ai vari governi politiche attente ai cambiamenti climatici in corso.
Per questo motivo il comune di Giaveno scenderà in piazza insieme al Fridays For Future Valsusa, più di 10 amministrazioni valsusine e ad una delegazione del Pascal.
Studenti, adulti, amministratori: tutti insieme per fare la propria parte ognuno nel suo piccolo.
Il ritrovo è alle 9.15 in piazza Statuto poco prima della partenza; per ogni informazione si può contattare il consigliere delegato all’ambiente Luca Versino che dichiara: “Nei prossimi 5 anni, la nostra amministrazione darà massima priorità sul tema e si impegnerà a perseguire politiche attente all’impatto ambientale, puntando su idee concrete ed utili che, anche se nel nostro piccolo e con le nostre risorse, possano risultare utili per il nostro paese. Come consigliere all’ambiente sono felice di essere presente insieme ai tanti giovani, adulti, amministratori e studenti e sfilare per qualcosa di veramente importante: la nostra terra”.
L’amministrazione inoltre comunica che ha presentato un ordine del giorno per il prossimo Consiglio comunale che si svolgerà il 30 settembre, dal titolo “Fridays For future: Approvazione atti di indirizzo” in cui dichiarerà lo stato di emergenza climatica in forma simbolica e impegnerà sindaco e giunta ad adottare atti volti alla lotta contro il cambio climatico, per la riduzione dei gas serra, per la riduzione del consumo di suolo e tutto ciò che può andare verso il medesimo obiettivo, dal risparmio energetico, all’uso di energia rinnovabile, all’utilizzo di materiali bio ogniqualvolta possibile (vedi Giaveno Plastic Free).
L’Assessore Cataldo dichiara: “Sensibilizzare la cittadinanza su questo tema è un impegno che ci assumiamo a tempo pieno. Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare con le scuole e dare tutto il supporto necessario dal Comune per iniziative volte sia alle nostre ragazze e ragazzi sia verso i genitori”.
Il Sindaco Carlo Giacone e l’Assessore all’Ambiente Marilena Barone affermano: “Abbiamo un debito nei confronti delle generazioni future, quelle dei nostri figli: dobbiamo cercare di riparare i danni già fatti e di invertire la rotta rispetto ai decenni passati. Ognuno di noi può fare la differenza; l’impegno e il coinvolgimento di tutta la cittadinanza sono i nostri obiettivi”.
Avete un bel coraggio, appoggiate la TAV e poi protestate per i cambiamenti?
Al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite, a nome di un’intera generazione, Greta Thunberg urla “Come osate?” (“how dare you?”) ai capi del mondo. “Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E tutto ciò di cui parlate sono soldi e favole di eterna crescita economica?”.
Parole di fuoco che riecheggiano ormai ovunque.
Persino nelle viscere della terra. Proprio in una caverna sotto le Alpi dove, poche ore prima, un gruppo di ottusi pensionati si era ritrovato a celebrare lo stentato avanzare dell’opera più inutile d’Europa: il tunnel del TAV Torino Lione.
Un tempismo perfetto, quello degli umarell d’alto bordo, che offre la plastica rappresentazione della pervicace e anacronistica assurdità dei loro lugubri festeggiamenti.
Un’opera che determinerebbe colossali emissioni di CO2 per la sua realizzazione, mai più recuperate nel suo incerto utilizzo.
Una follia sviluppista, figlia di delirii vecchi di trent’anni. Che vorrebbero giustificarne la realizzazione vaneggiando incrementi delle merci da trasportare fino a 5-10 volte i flussi attuali. Non solo ipotesi già sconfessate dalla storia ma ormai iconizzate come sciagure da evitare: una crescita di questa entità sarebbe completamente antitetica con la limitazione dei consumi e delle emissioni pianificata, sempre più fortemente, dall’Unione Europea. La stessa Unione che continua a millantare sostegno economico a questa illusione criminale.
Macron e Conte, anche a New York, si affannano a plaudire alla ribellione crescente dei giovani. E intanto continuano ad avallare quest’opera devastante che sta rubando il futuro degli europei, distogliendo immani risorse economiche alle azioni urgenti di lotta al cambiamento climatico e alla crisi ambientale globale.
Ed è in questo clima di schizofrenia istituzionale, gli attempati cavernicoli SiTav si accapigliano a venerare la loro talpa d’oro.
“Il mondo si sta svegliando e il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no.” dice Greta.
Greta, dovrebbe anche darci delle soluzioni, è troppo facile fare la saputella incazzata ma non proporre alternative, reali, al fine di risolvere il problema.
Qualcuno mi sa dire come ci è arrivata all’Onu, in bicicletta ? A piedi? Oppure a bordo dello yacht a vela del Principe di Montecarlo, paese da sempre molto sensibile a preservare la natura, basta un colpo d’occhio per vedere come si conserva il territorio, non paghi, addiritturao stanno riempiendo di sabbia un tratto di mare per poterci edificare sopra.
Dubito che gli yacht ormeggiati in porto vadano avanti con l’ipocrisia di una ragazzina manipolata da chissà chi .
Preoccupiamoci di preservare, nel limite del possibile, il pianeta e lasciamo tornare a scuola Greta, sono sicuro che farà bene a tutti, soprattutto a lei.