Fondamentale punto di riferimento per gli appassionati di montagna e per tutti i valsusini, amanti dei magnifici luoghi che il nostro territorio ci offre, la via ferrata “Carlo Giorda” è la protagonista di un rilevante progetto, studiato dal comune di Sant’Ambrogio.
Tra gli 80.000 ed i 200.000 euro: sono le cifre previste dall’ufficio tecnico, per farvi capire la portata dei lavori che verranno attuati sul versante nord del Monte Pirchiriano, sulla cui vetta sorge la secolare Abbazia della Sacra di San Michele.
Scade giovedì alle 12 precise il termine perentorio per presentare, presso il comune, la domanda di partecipazione alla realizzazione del progetto.
Da parte di chi?
Iniziamo dal principio, con l’avviso pubblicato i giorni scorsi dall’amministrazione santambrogese: questa, aderendo al programma territoriale integrato “Metromontano”, si è vista approvare in tale sede il progetto definito di manutenzione straordinaria della via ferrata Giorda, con un quadro economico dell’opera che ammonta a 79.827 euro.
Ma non accontentandosi della semplice sistemazione della sua celebre ferrata, la piccola giunta comunale ha allargato l’oggetto del progetto in discorso, facendo partire, contestualmente alle opere di manutenzione, una progettazione esecutiva per la “ricostruzione del corridoio verde, per il passaggio dei camosci e la tutela delle orchidee selvatiche, con la realizzazione di un ponte tibetano che riduca l’impatto dell’uomo lungo il percorso ferrato”.
Si tratta di uno studio strategico, realizzato nell’ambito di “Corona Verde”, un disegno attuato dalla Regione Piemonte, grazie al contributo di alcuni studi, proposti dal Politecnico di Torino.
Ma come trasformare questi astratti progetti in realtà?
Sant’Ambrogio ha pensato di avviare una ricerca di operatori economici, che si concluderà proprio dopodomani, quando potrà rivolgere l’invito di partecipazione alla procedura negoziata, ai cinque eventuali soggetti che si candideranno per l’avvio dei lavori.
Stiamo parlando soltanto di una fase preliminare, una semplice indagine di mercato attuata dal comune, per dare questa grande opera in mano a delle ditte serie, qualificate e potenzialmente idonee a svolgere le operazioni nel miglior modo possibile, dato che la ferrata della Sacra, oltre ad essere uno splendido percorso panoramico, è anche carico di storia.
Basti pensare al ripiano “Pian Cestlet”, a metà della salita, sul quale risiede ancora l’antica chiave di confine, scolpita nella roccia, tra i comuni di Sant’Ambrogio e di Chiusa San Michele, oppure alla spaccatura orizzontale che, poco più in alto, forma una valletta ben nascosta, usata proprio come nascondiglio dai partigiani della zona.
ANTEPRIMA / IN ARRIVO UN NUOVO PONTE TIBETANO DA SANT’AMBROGIO ALLA SACRA DI SAN MICHELE: PROGETTI DA 200 MILA EURO PER MIGLIORARE LA VIA FERRATA “CARLO GIORDA”
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