TORINO – L’Assemblea degli Obbligazionisti di SMAT ha approvato l’estensione delle obbligazioni, con scadenza al 2029 per un importo di 90 milioni di euro. L’operazione sul mercato regolamentato vede come investitori di riferimento la Cassa Depositi e Prestiti e BNL ed ha l’obiettivo di assistere l’azienda nel finanziamento degli investimenti. Gli idrobond servono infatti a finanziare gli investimenti che l’azienda deve realizzare per ampliare ed ammodernare le reti e gli impianti di produzione, distribuzione, raccolta e trattamento acque a favore della Città di Torino e degli altri 292 Comuni Soci di SMAT. Il Piano degli investimenti SMAT 2024-2028 ammonta a 634 milioni di euro, finanziato da contributi pubblici per 103 milioni. Fra le opere previste: la realizzazione dell’acquedotto della Valle Orco; la costruzione del nuovo collettore fognario di Torino, la cosiddetta idropolitana; il revamping dell’Impianto di potabilizzazione del Po. “La soluzione del prestito obbligazionario non convertibile, è importante perché non pregiudica il controllo pubblico della società, ha un costo decisamente inferiore rispetto al mutuo bancario, non crea condizioni di rischio per i Comuni Soci, e, nel contempo, garantisce una tariffa equa, solidale e sostenibile da parte di tutti i cittadini”, commenta Paolo Romano, Presidente SMAT. “L’azienda sostiene investimenti per oltre 100 milioni di euro all’anno, necessari per potenziare l’approvvigionamento, la distribuzione e la tutela della risorsa idrica in tutto il bacino dell’area metropolitana torinese, con l’obiettivo di mantenere un livello ottimale di gestione del servizio idrico”, aggiunge Armando Quazzo, Amministratore Delegato di SMAT.
APPROVATA L’ESTENSIONE DEGLI IDROBOND SMAT
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